Non sono mancate le proposte Studenti e docenti protagonisti

Al confronto anche il Provveditore Buonriposi in collegamento on line

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"A voi giovani dobbiamo restituire due anni persi dietro la pandemia; dobbiamo in qualche modo risarcirvi". Così la direttrice de La Nazione Agnese Pini, intervenuta al Forum promosso dal nostro giornale. "Solo a scuola - ha sottolineato - potrete capire cosa siete e, dopo le decisioni giuste per il futuro, diventare ciò che siete". Parole di auspicio e di incoraggiamento in una giornata dedicata proprio a loro e al tema dell’alternanza scuola-lavoro. A intervenire collegata a distanza, anche la dirigente dell’Ufficio scolastico Donatella Buonriposi (in sala c’era Katia Abbracciavento) la quale si è detta d’accordo sul valore dell’alternanza, "con particolare attenzione per la sicurezza e auspicabilmente organizzata secondo il modello tedesco che prevede un contratto minimo di lavoro".

Interessante anche la proposta di un docente, Fabrizio Leverone del “Fermi” (con lui il professor Paolo Battistini dell’Isi Pertini) che ha indicato, per l’alternanza, "la possibilità di ricorrere all’autonomia e non obbligare a un tetto di ore; dai ragazzi è emerso che disapprovano le forme di formazione attraverso i percorsi interni alle scuole" e ha auspicato "controlli a campione da parte di Asl e vigili del fuoco alle aziende che ospitano gli studenti, in modo da verificare il rispetto delle norme di sicurezza". Prezioso il contributo del professor Mirco Tribastone vicedirettore di Imt Lucca.

Il quale ha sottolineato le potenzialità della Scuola lucchese in termini di comprensione di aspetti quali la sicurezza economica e sociale, della cyber security e dell’importanza degli studi che Imt sta conducendo sul cervello, "sapendo che un giovane ha una struttura ad altissime prestazioni, con possibilità di acquisire molte informazioni, ma di non saperle tutte utilizzare". Un concetto di sicurezza, dunque, utile a capire gli sviluppi cognitivi. Importante, poi, l’intervento di Roberta Consigli (direttrice Dipartimento prevenzione, igiene e sicurezza dell’Asl) che ha chiarito aspetti fondamentali. "Lo studente che fa formazione - ha spiegato la dottoressa - è equiparato a un lavoratore, secondo il D.Lgs 812008; le norme di sicurezza che deve applicare un’azienda sono indipendenti dal fatto che all’interno vi sia uno studente, quindi è importante avere a che fare con imprese virtuose: dobbiamo riempire le formazione di contenuti pratici rifiutando la formazione teorica".

Anche Flavia Dini (referente della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di Pisa e coordinatrice gruppo regionale per la promozione alla sicurezza nella scuola) dichiara che l’Asl "è impegnata da anni per sensibilizzare al tema della sicurezza: occorre stimolare la sensibilità dei giovani studenti". Per l’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, "l’alternanza scuola lavoro non può diventare mai una forma di sfruttamento e la politica ha il dovere di ascoltare gli studenti e se saremo chiamati dal Governo per un contributo, lo porteremo molto volentieri".

Maurizio Guccione