"Non ci ho visto più niente"

Ad aprire la lunga udienza ieri è stato proprio lui, Luigi Fontana. Per tutta la durata del processo, iniziato a marzo, l’imputato, reo confesso di aver accoltellato a morte la moglie Carmela, non ha mai proferito parola. Seduto al suo posto è sempre rimasto impassibile, anche quando il 22 marzo la donna con cui il 54enne aveva avuto una relazione una trentina di anni fa, l’ha descritto come un compagno violento e spietato.

Ma ieri, giorno della sentenza, ha voluto far sentire la sua voce. "Io avevo capito tutto, loro pensavano che io non sapessi. Avevo bisogno di aiuto, ma non mi hanno ascoltato. Ero arrabbiato anche con i miei figli", ha affermato in aula, riferendosi al tradimento della moglie. E poi, su quel tragico pomeriggio ha aggiunto, con la voce spezzata: "Mia moglie si è arrabbiata e mi ha minacciato, mi è cascato il mondo addosso e non ci ho visto più niente. Non so cosa è successo...".