"Niente luci: un albero può bastare"

Appello del titolare del “Vaticano“ ad aiutare chi ha bisogno. Giovannetti: "Il Natale è speranza e si farà"

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di Daniele Masseglia

Allestire un solo albero di Natale simbolico e trasformare le somme per le luminarie in buoni spesa che i cittadini più bisognosi potranno usare nelle botteghe della città che aderiranno al progetto. Ha riscosso notevole successo la proposta che Andrea Focacci, titolare della bisteccheria “Il Vaticano“, ha rivolto al Comune sul gruppo Facebook “Pietrasantini Docche“. Basti pensare che a ieri pomeriggio è riuscito a collezionare la bellezza di quasi 600 “mi piace“ e 200 commenti. Un gradimento che resterà solo sui social vista l’intenzione dell’amministrazione comunale di confermare gli stanziamenti per le festività per non farsi trovare impreparata se la situazione Covid dovesse migliorare.

"Al Comune – scrive Focacci – chiedo di risparmiare il più possibile o addirittura rinunciare a luminarie e addobbi devolvendo l’intera spesa a chi ne ha più bisogno. Magari facendo solo un grande albero natalizio a simboleggiare la festa dove potersi ritrovare per gli auguri. Se dobbiamo rinunciare a qualcosa per aiutare gli altri iniziamo dalle più superflue, sperando che in caso di riapertura delle attività le persone capiscano il nostro gesto e vengano a Pietrasanta a loro volta ad aiutarci in questo momento di difficoltà. Sarebbe un Natale più buio ma più umano. E sarebbe un’ottima idea trasformare i soldi spesi per le luminare in buoni da spendere nelle botteghe che aderiscono al progetto". Pur apprezzando il messaggio, il sindaco Alberto Giovannetti declina l’invito spiegando perché. "L’amministrazione – replica – si assume la responsabilità di non spegnere le luci sulla città così come di continuare a farsi portatrice di messaggi di speranza. Se cediamo e rinunciamo alla speranza del Natale, rinunciamo alla vita. Oggi più che mai abbiamo bisogno di una prospettiva. Sarà già un Natale ridimensionato nelle iniziative e nelle attività di intrattenimento, ma non per questo dobbiamo renderlo ancora più triste e dimesso. Non lasceremo che cadano le tenebre su Pietrasanta e sulle sue frazioni. L’allestimento delle luminarie – conclude – non si improvvisa dalla mattina alla sera, ma è frutto di una programmazione di mesi dettata anche da procedure burocratiche, gare e affidamenti. Nessuno si aspettava questa situazione a settembre e nessuno sa cosa accadrà tra 15 giorni. Ma l’immobilismo sarebbe peggiore: altrove sono già accese le luci senza alcuno scandalo. La speranza è che si possa riaprire le imprese e le città nel rispetto dei protocolli: questa dovrebbe essere la speranza di tutti".