Morte di Michele Fanini, la famiglia presenta un esposto: "Fare chiarezza"

"Vogliamo sapere se sia stato fatto tutto quanto era possibile perché questo evento non accadesse". Il popolare esponente del mondo del ciclismo era stato ricoverato all'ospedale di Lucca

Michele Fanini

Michele Fanini

Lucca, 9 novembre 2019 - Svolta clamorosa nella vicenda di Michele Fanini, morto all'ospedale San Luca di Lucca il 4 novembre scorso dopo pochi giorni di degenza. La famiglia ha presentato un esposto in procura, proprio relativamente a questo decesso.

Michele Fanini era conosciuto nel ciclismo come colui che intuì e lanciò il talento agonistico di Mario Cipollini, futuro campione del mondo, il quale militò da ragazzo nella squadra giovanile di cui era il patron; inoltre era fratello di Ivano Fanini, di cui sono famose le campagne antidoping, nonché zio di Michela Fanini, la campionessa che morì in un incidente stradale nel 1994.

Michele Fanini era stato ricoverato il 31 ottobre al San Luca per forti dolori addominali e febbre e dopo il transito dal pronto soccorso venne trattenuto per una serie di esami e in attesa di un intervento chirurgico. Ma pochi giorni dopo morì, pur essendo rimasto sempre cosciente e senza particolari segni di aggravamento delle sue condizioni di salute ravvisabili dai familiari. «Al momento del ricovero al pronto soccorso - ricorda la famiglia - ci avevano parlato di un quadro generale delicato. Poi, ed è questo che vogliamo appurare, ci avevano fornito rassicurazioni che, purtroppo, non si sono rivelate esatte. Dire che siamo affranti e arrabbiati è dire poco». I familiari, assistiti dagli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi di Rimini, chiedono alla magistratura di fare chiarezza e «cioè di sapere se sia stato fatto tutto quanto era possibile perché questo evento non accadesse». «Si è trattato di un evento improvviso e doloroso», spiega l'avvocato Fiorenzo Alessi, con l'esposto «la famiglia e i fratelli vogliono giustamente capire se c'è stata una colpa da un punto di vista medico o se siamo di fronte ad un maledetto destino».