Niente partita Iva, la polizia municipale smantella il mercatino

Tensione e polemiche ai banchi di Altopascio

Mercato Altopascio

Mercato Altopascio

Lucca, 10 giugno 2019 - Mancava la partita Iva. Smantellato il mercatino dopo il controllo degli agenti della polizia municipale. Ieri mattina momenti di tensione nel centro di Altopascio, in corso Cavour, dove sono intervenuti anche i carabinieri. Erano previsti, come ogni seconda domenica del mese, i banchi dell’artigianato e dell’antiquariato a cura dell’Asam, una associazione che ha aderito ad una manifestazione di interesse, aggiudicandosi l’allestimento della manifestazione. Intorno alle 7,30 gli ambulanti stavano predisponendo la merce e montando gli stand.

«Appena terminata l’operazione, sotto il sole, sono arrivati i vigili urbani, che mai avevamo visto sinora, a chiederci la documentazione – argomenta il presidente Asam Andrea Barbuti – se la richiesta fosse arrivata subito ci saremmo evitati un lavoro inutile. Per il resto, mi assumo le responsabilità del problema. Avevamo un mezzo accordo a livello verbale con il Comune per sistemare la questione. Anche perché lavoriamo al Palio dei barchini di Castelfranco di Sotto, a Bientina e in molti atri siti e quando presentiamo queste rassegne puntiamo sull’hobbistica, non siamo come i commercianti che arrivano il giovedì. Sennò sarebbe una ripetizione senza senso. Speravo in un provvedimento provvisorio per poter risolvere l’urgenza e poi studiare soluzioni praticabili per tutti visto che adesso ci sarà la pausa estiva, con lo stop fino a settembre».

A stretto giro di posta giunge la replica del Municipio: «Non è assolutamente vero che il sindaco abbia inviato la municipale a controllare – spiegano dall’Ente di piazza Vittorio Emanuele, – ma la polizia locale, dopo mesi di provvisorietà evidentemente ha voluto vederci chiaro. Il bando è del mese di gennaio. Da febbraio questa associazione gestisce i mercatini. Non è colpa nostra se le leggi regionali impongono anche a chi vende oggetti da collezionismo o antichità di possedere la partita Iva. Sono disposizioni sovracomunali. Purtroppo, dopo quattro mesi non si sono messi in regola. Abbiamo offerto consulenza del Suap, lo Sportello delle Attività Produttive, ci hanno sempre assicurato che era tutto ok. Invece mancava un parametro fondamentale. Se il primo cittadino avesse voluto mettersi di traverso lo avrebbe fatto a febbraio».