Operai morti alla Luminara, chiesti sette rinvii a giudizio

Accusati di omicidio colposo per la gru caduta. Già disposta l'archiviazione per altri sette indagati

I rilievi in via Veneto dopo la tragedia

I rilievi in via Veneto dopo la tragedia

Lucca, 6 febbraio 2019 - La Procura della Repubblica di Lucca ha chiesto il rinvio a giudizio per la tragedia della Luminara che il 1 settembre 2017 costò la vita a due operai, Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini della Cooperativa Agricola Morelli, addetti al montaggio delle luci. La gru che li sosteneva a dieci metri di altezza di schiantò all’improvviso in via Veneto per la rottura del braccio meccanico.

A questo punto sarà il giudice per l'udienza preliminare a decidere in merito al rinvio a giudizio o meno.

Lo scorso febbraio il procuratore capo Pietro Suchan e il pm Elena Leone chiusero le indagini; sette le richieste di rinvio a giudizio e altrettante le richieste di archiviazione.

La richiesta di rinvio a giudizio riguarda Marco Milesi di Milano, Fosco Celi di Rimini e Paolo Balugani di Modena, rispettivamente amministratore delegato, presidente e direttore tecnico della ‘Oil & Steel’ di San Cesario Sul Panaro (Modena) nel 2009 quando fu acquistata la gru; per l’ingegner Francesco Corrado di Imola e per Giuliano Bicchi di Anzola nell’Emilia, responsabili delle certificazioni della piattaforma; per Sergio Rossi di Forlì e Silvano Nannetti di Castrocaro Terme, responsabili della Art Campenter di Rocca San Casciano (FC) che fornì il braccio meccanico alla Oil & Steel. La parola passa ora al gup di Lucca.   Già disposta l'archiviazione invece per Giuseppe «Pino» Ranieri, legale rappresentante della Cooperativa Agricola Morelli e il consulente per la sicurezza Vitantonio Strifezza di Prato; per il consulente Daniele Pinardi di Gazzuolo (Mantova); per Fabio Filippi consulente di officina meccanica; per Giancarlo Benedetti, Romeo Marzoli e Giancarlo Biolchini dell’Officina meccanica fornitrice della lega in ferro. Erano stati tutti indagati all’inizio delle indagini come atto dovuto per effettuare le perizie tecniche sulla gru.