"L’ho ucciso per le parole dette alla mia fidanzata"

Confessa il giovane che ad agosto, ad Altopascio, picchiò un anziano in strada

Richard Balestra ha confessato tutto di quella drammatica mattina di agosto, quando con un pugno ha ucciso Luigi Pulcini, 75 anni, che si trovava ad Altopascio in vacanza. Si è tenuto ieri davanti al pm di Lucca Elena Leone l’interrogatorio del ragazzo, poco più che ventenne, attualmente agli arresti domiciliari per i fatti dello scorso 6 agosto. Quella mattina Luigi Pulcini, pensionato di 75 anni, che per anni aveva lavorato a Roma nel settore delle pizzerie, tornato ad Altopascio in vacanza, era all’esterno del bar “Il Buon Caffè” in piazza Umberto quando venne aggredito con un pugno al volto da un ragazzo che poi fuggì su un’auto insieme a una ragazza. Il 75enne fu immediatamente ricoverato all’ospedale di Cisanello di Pisa. Ma quel colpo, sferrato con una violenza inaudita in volto, lo ridusse in condizioni disperate. Dopo dieci giorni, il 15 agosto, Luigi Pulcini morì. Richard Balestra, nato a Lucca e residente ad Altopascio, già nelle ore successive all’aggressione, il 6 agosto, andò coi familiari in caserma dai carabinieri dicendo di essere stato lui a tirare il pugno.

Tuttavia, spiegano i carabinieri, dette una versione dei fatti "che appariva evidentemente incongruente rispetto a quanto riferito da alcuni testimoni, aggiungendo dettagli fuorvianti al fine di rendere le indagini complesse e non addivenire all’accertamento di una sua piena responsabilità". Le indagini, però, anche grazie a un testimone e alle impronte dattiloscopiche rinvenute sulla vettura di Balestra, hanno confermato l’identità dell’aggressore, chiarendo come si trattasse proprio di Balestra. Lo scorso primo novembre i carabinieri hanno fatto irruzione nella casa del giovane, arrestandolo. A quel punto, in attesa di sviluppi, scattarono per Balestra gli arresti domiciliari, che sta tutt’ora scontando.

Ieri l’interrogatorio ha chiarito tutti gli aspetti e tolto ogni dubbio sull’omicidio del povero Pulcini, che la scorsa estate ha scosso tutta la Piana lucchese. Il giovane ha confermato la ricostruzione fatta dagli inquirenti, motivando il suo gesto come una risposta a degli apprezzamenti fisici che Pulcini avrebbe rivolto alla sua fidanzata. Si tratterebbe, quindi, solo di un brutale sfogo di gelosia, un gesto tremendo che è costata la vita al pensionato. Dopo aver sentito quelle parole, infatti, Balestra accecato dalla rabbia, nonostante avesse già messo in moto l’auto per ripartire, si è fermato, è sceso e ha colpito Pulcini con il tremendo pugno alla tempia, che poi si è rivelato fatale. A quel punto è scattata la fuga in auto e il successivo tentativo di cancellare le impronte dalla vettura, probabilmente aiutato da amici o parenti, fino all’arresto. Tra le ipotesi, adesso, per il giovane c’è quella di riservarsi di presentare richiesta di riti alternativi e pattegiare una pena.

Iacopo Nathan