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"L’ex Mazzini? Non è di Metro" Il sindaco replica alle critiche sulla vendita di alcuni posti auto

Dura risposta alle ipotesi di presunte irregolarità e scarsa trasparenza, circolate su alcuni siti dopo che una società aveva acquisito all’asta decine di stalli a servizio dell’ex Cartiera Pasquini.

Fa discutere la questione dell’acquisto di stalli di sosta del parcheggio dell’ex Caserma Mazzini in occasione della recente asta della vicina ex Cartiera Pasquini in via Buiamonti. L’area di sosta in questione corriponde a 38 stalli privati per la società aggiudicataria dell’immobile, oltre a 11 posti messi singolarmente a gara. Qualcuno, con una nota pubblicata su alcuni siti online, aveva anche accusato il Comune di una manovra poco trasparente ai danni dei cittadini, ipotizzando irregolarità e tirando in ballo direttamente lo stesso sindaco Mario Pardini. E il primo cittadino, dopo aver letto le accuse, ha deciso di replicare pubblicamente, minacciando anche querele per diffamanazione aggravata.

"“Prendere un granchio” – attacca l’intervento del sindaco Pardini – è un’espressione idiomatica della lingua italiana, che indica un errore grossolano. È il caso di un recente comunicato che come al solito critica l’amministrazione sugli argomenti più svariati, proponendo soluzioni poco praticabili (suggerite con grande supponenza) e certificando per l’ennesima volta la scarsa conoscenza della materia trattata. Siamo abituati – dicevamo – a questa annosa deriva, ma l’ultimo comunicato stabilisce un nuovo standard di inesattezza nella scala degli interventi pubblici a mezzo stampa di privati cittadini. In sostanza, dopo aver accusato il Comune di portare avanti (cito) “un sistematico sterminio di stalli gialli”, si punta il dito anche contro una fantomatica vendita a privati di posti auto riservati ai residenti all’interno del parcheggio Mazzini. “Ma il sindaco si rende conto?”, è la domanda...".

"Rispondo velocemente. Il sindaco - cioè il sottoscritto - non solo si rende conto del problema della sosta per i residenti, ma ne è tanto consapevole che questa amministrazione è la prima dopo lustri che cerca di invertire la tendenza. E lo fa con numeri non opinabili: i nuovi stalli gialli dal nostro insediamento nel centro storico sono già 9 in piazza Santa Maria, a breve ne arriveranno altri 15 in piazza Della Magione. A questi 24 stalli ne saranno aggiunti entro un anno altri 50, per arrivare a ben 74 posti gialli in più nel centro storico. Aggiungo che qualsiasi posto auto per residente tolto è stato reintegrato, come nel caso di via San Pierino, dove per due stalli eliminati ne sono stati aggiunti altrettanti in piazza San Pierino".

"Si dice – prosdegue il sindaco Pardini – che sono stati eliminati altri posti gialli – “Via i 14 dietro il Tribunale”, si legge – mentre in realtà nessuno stallo di sosta è stato tolto ai residenti in via Carrara da dieci anni, ad eccezione dei grandi eventi. Nell’intollerabile nota stampa di cui sopra si lascia anche pensare che – cito ancora, virgolettando - “una grossa parte di un bene comunale posto a servizio della città venga venduto senza che nessuno ne sappia niente” dall’amministrazione".

"In realtà – a differenza di quanto scritto – quei beni non sono di proprietà di Metro Srl (la società partecipata che gestisce i parcheggi) dal 5 novembre 2008. Metro aveva anche manifestato l’intenzione di ricomprarli, ma non è stato possibile. In pratica nessun bene pubblico è stato venduto a favore di un privato, al contrario di quanto sostenuto nel comunicato del comitato. E questo certifica che c’è chi interviene senza la minima conoscenza dei fatti e delle situazioni di cui scrive".

"Detto questo, data la gravità delle affermazioni a mezzo stampa - che sono fattispecie di reato che si estrinseca nella diffamazione aggravata -, credo che sia giunto il momento – conclude Pardini – di prendersi la responsabilità delle parole e chiedo pertanto le scuse pubbliche e l’ammissione di aver scritto su materie di cui non si ha la minima conoscenza. Perché questo succede quando si prende un granchio così grande".