Leverotti, nessuna diffamazione

Rigettata la richiesta di risarcimento dell’ex sindaco Puglia e del Comune di Vagli ai danni dell’ambientalista

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L’ex sindaco Mario Puglia e il Comune di Vagli di Sotto perdono la battaglia contro l’ambientalista apuana Franca Leverotti e l’associazione Grig onlus: il giudice del tribunale di Massa in sede civile, Giovanni Maddaleni, con la sentenza di martedì ha respinto la richiesta di risarcimento danni d’immagine avanzata nel 2018 da Puglia, in conto proprio e a nome del Comune di cui allora era primo cittadino, pari a ben 5,5 milioni di euro. Le vicende al centro della causa risalgono al 2017: nel mirino alcune denunce e richieste di atti che Leverotti aveva fatto agli enti competenti, dalla Regione alla Procura, per chiedere conto della regolarità di alcune procedure di autorizzazione di diverse cave sulle Apuane, da parte dei Comuni e del Parco regionale. Alcune riguardavano proprio il territorio di Vagli. Mail, richieste e documenti della Leverotti erano stati ritenuti ‘diffamatori’ da parte dell’allora primo cittadino di Vagli e così era scattata la denuncia con richiesta di risarcimento danni milionaria. In particolare Leverotti aveva fatto riferimento ai rapporti fra l’ex sindaco Puglia e un concessionario.

Il giudice del tribunale di Massa rimarca che con sentenza del 2011 del Tribunale di Lucca lo stesso primo cittadino era stato condannato alla pena di 3 anni di reclusione e interdetto dai pubblici uffici per 5 anni per i reati di abuso d’ufficio e falso ideologico. Abuso d’ufficio che sarebbe stata proprio finalizzata a favorire tale concessionario. La vicenda penale si era conclusa con la sentenza di prescrizione della Corte di appello di Firenze, quindi senza l’accertamento della responsabilità del Puglia ma lo stesso ex sindaco di Vagli non aveva rinunciato ad avvalersi della prescrizione così rinunciando a ottenere una sentenza di proscioglimento di merito e questo, secondo il giudice di Massa, rendeva "ovvio e legittimo che residuassero dubbi e perplessità in merito agli effettivi rapporti" tra l’ex sindaco e il concessionario.

Insomma, le accuse nei confronti di Leverotti sono cadute come un castello di carte di che ha riportato tutte le contestazioni nell’alveo del legittimo diritto di critica e di libertà di espressione. La richiesta di risarcimento danni è quindi stata respinta, Puglia e il Comune di Vagli sono stati condannati a pagare le spese legali di Leverotti e del Grig pari a 6.700 euro ciascuno oltre oneri accessori.

Francesco Scolaro