Justin Bieber a Lucca, i fan invadono la città: "Accampati da giorni solo per lui"

Giovani ed euforici, arrivano da tutte le parti dell’Italia e dell’Europa, hanno dormito per strada dalle due alle quattro notti per accaparrarsi i posti in prima fila al concerto di questa sera

Justin Bieber (Foto Ansa)

Justin Bieber (Foto Ansa)

Lucca, 31 luglio 2022 - Città invasa dai fan di Justin Bieber da giorni, e molti altri ne arriveranno oggi. Età media 23 anni, giovani e pieni di entusiasmo, nonostante le tantissime ore trascorse sotto al sole. Sono circa una trentina gli audaci che hanno voluto giocare d’anticipo per avere la certezza di godersi in prima fila il concerto del loro idolo che questa sera, al Summer, aprirà ufficialmente il suo tour europeo dopo che la malattia lo ha costretto a fermarsi per un po’. Obiettivo: piazzarsi sotto al palco. È per questo che si sono accampati nel piazzale Risorgimento, fuori porta San Pietro, proprio accanto all’ingresso per l’aria Pit, da giorni. Arrivano da tutta Italia, ma anche dalla Spagna, dalla Francia e dall’Olanda.

Qualcuno è qui “solo“ da venerdì, altri invece hanno appena trascorso la quarta notte fuori. Come Carlotta, 16 anni delle Marche, insieme all’amica Maika di 24. Sono loro le prime della fila. "Non vedo Justin da cinque anni - ci racconta - questa volta il posto davanti è mio. Lo seguo da quando ero piccolissima, al primo concerto mi ci portò mia madre, avevo 6 anni". Sono super organizzati, da fare invidia a chi è del mestiere: in completa autonomia hanno comprato i braccialetti per poi numerarli in ordine di arrivo, sperando di riuscire a farlo rispettare oggi, quando dalle 14 si apriranno i cancelli. Tutti loro hanno preso in affitto un appartamento che usano come base per le necessità, che sia una doccia o un breve pisolino (giovani sì, ma non sprovveduti). L’importante è avere sempre con sé le cose essenziali: "Cibo, acqua e powerbank - ci spiegano - Ci allontaniamo a turno per mangiare e lavarci". In maniera molto civile e rispettosa, al di là di qualche solito furbetto, chi rimane tiene il posto anche di chi ha conosciuto da sole poche ore.

D’altronde sono esperienze dalle quali, alla loro età specialmente, nascono amicizie. "Si sta qui, tutti insieme, si chiacchiera e molto banalmente si creano legami - dicono Serena e Cristian di 23 anni - Noi, per esempio, ci siamo conosciuti così. Proprio durante un concerto di Bieber anni fa e da allora, quando possiamo, ci torniamo insieme". E di stanchezza neanche a parlarne. C’è ma non pesa assolutamente e il motivo, a parte la freschezza della loro età (che vince anche sul caldo di questi giorni) è molto semplice: perché per loro ne vale la pena.

"Durante l’attesa ti chiedi chi te lo fa fare, ma poi quando sei lì, sotto al palco, tutto ha un senso. Lo abbiamo sempre fatto e finché ne avremo le forze continueremo a farlo - aggiunge Arianna - anche perché se non lo facciamo a 20 anni, quando?". Appunto. Ed è esattamente questo che rispondono ai tanti che, passando in macchina, lanciano verso di loro sguardi o parole giudicanti. "Ci dicono che siamo pazzi, ma a noi non interessa. Non sono queste le cose di cui vergognarsi". Come dargli torto. Non solo non fanno niente di male, ma niente che non sia stato già fatto da chi è stato giovane prima di loro (e che forse oggi dimentica). Niente che non verrà fatto dalle generazioni future. Si spera.