Justin Bieber, che spettacolo sugli spalti

Straordinario concerto davanti a circa 20mila spettatori. Nella bolgia anche alcuni attori americani, tra i quali Leonardo DiCaprio

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Alla fine, ieri sera sugli spalti, erano circa ventimila previsti, ma la corsa al biglietto di Justin Bieber è proseguita fino a a pochi minuti prima dello show, con increduli fan dell’ultim’ora, sia italiani che stranieri, a mettersi in coda alla biglietteria di via San Girolamo. Forse non c’era modo migliore, per chiudere l’edizione della ripartenza del Lucca Summer Festival, che un evento del genere, con una star internazionale quale Bieber a calcare il palco dei più grandi, sugli spalti delle Mura. E se è vero che lo stop del suo tour ha probabilmente limitato le presenze, è vero che l’attenzione mediatica mondiale, ieri sera, si è concentrata su Lucca, prima data europea ed effettiva ripresa del “Justice tour“ di Bieber, dopo incertezze e paure sue e dei fan di tutto il globo. Tra i fan anche alcuni attori americani tra i quali sarebbe stato avvistato anche Leonardo DiCaprio.

È andato tutto bene, tutto secondo le regole dei grandi eventi: un’attesa lunghissima all’esterno, cancelli aperti alle 14 e la corsa ai primi posti e, infine, la lunga marcia di avvicinamento al concerto, fatta di caldo torrido (oltre 35 gradi), tanta acqua bevuta e ricevuta addosso per rinfrescarsi almeno un po’, socialità, tintarella e anche di... riposo sulle postazioni conquistate. Lo spettacolo è iniziato intorno alle 19.30, con un dj-set a “scaldare“ la platea; poi, a seguire, le performance di Mara Sattei e Rkomi, ovviamente ben conosciuti e apprezzati dai fan italiani che hanno applaudito i due artisti, visti con curiosità invece da quelli stranieri, comunque abbastanza attenti.

Finalmente alle 21.30 ecco la star, accolta da un boato assordante: Justin saluta e si lancia in quello che lui stesso ha definito lo spettacolo più bello del mondo“, sulle note di “Somebody“, davanti a una platea letteralmente impazzita. Lo show c’è tutto: giochi di luce, videoclip, immagini, laser, effetti spe ciali vari e tanti ballerini a circondarlo e seguirlo nei passi di danza, oltre alla collaudatissima band.

La setlist include più o meno tutte le grandi hit, da “Love yourself” a “Baby“ e “What do you mean?“ e diversi brani dal più recente album “Justice“, tra cui “Holy“ e “Lonely“. Justin è a suo agio anche quando non balla e i fan sembrano ipnotizzati, riuscendo ad ascoltarlo quasi in silenzio, se non fosse per loro irresistibile cantare con lui. Scontato dire che tutti conoscono tutte le parole di tutte le canzoni e questo è davvero un bel modo di sentirsi tutti uguali, sotto un palco, qualsiasi lingua si parli. E la musica è il linguaggio più universale che possa esistere.

A fine serata la stanchezza si legge chiaramente negli occhi dei fan, ma, insieme, anche quella luce inconfondibile che esprime la gioia di esserci stati, di aver vissuto un’esperienza comunque unica, tutti insieme appassionatamente. Il Summer si congeda ma già da oggi, insieme ai bilanci sicuramente positivi, è necessario programmare con tranquillità le prossime edizioni.

Paolo Ceragioli