“Io e l’albero“. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

L'autore descrive l'esperienza di addobbare un albero di Natale con l'aiuto di un vicino. Nonostante le difficoltà, riesce a sistemare le decorazioni, superando l'amarezza per non riuscire come le bimbe.

IO E L’ALBERO

Vest’anno vo’ fa’ l’albero prestino.

E’ ‘n quintale, mi devan da’ ‘na mano.

Lo tengo fori, e grazie al mi’ vicino

lo stràscio fino ‘n casa, piano piano.

Ci stiocco le lucine a ‘ntermittenza,

ma velle ‘n cima mi fan gira’ la testa.

A monta’ su ‘na sedia, con prudenza,

barcollo, e ‘un ho mia più la mano lesta

a mette le palline colorate.

Mi spùggiano ‘ggancini, che tristezza;

‘un ce la faccio a mettele ordinate,

come facean le bimbe con destrezza.

Alla méglio, vando l’ho sistemate,

‘un mi riésce anda’ ‘n culo all’amarezza.