Il Centenario della Morte di Enrico Tellini a Villa Collemandina

In occasione del centenario della morte del generale Enrico Tellini, il Comune di Villa Collemandina organizza una giornata di ricordo e commemorazione, con celebrazione della Santa Messa, deposizione di una corona al monumento ai caduti e convegno dedicato alla vita e alle opere del generale.



Il Centenario della Morte di Enrico Tellini a Villa Collemandina

Il Centenario della Morte di Enrico Tellini a Villa Collemandina

Sarà un’intera giornata dedicata alla memoria del generale Enrico Tellini (1871-1943) quella di oggi a Villa Collemandina, in occasione del centenario della sua tragica morte, il 27 agosto 1923, quando nell’esercizio delle sue funzioni, venne assassinato, insieme a tutti i membri della delegazione italiana che lo accompagnavano, in un attentato compiuto sul confine greco-albanese, lungo la strada che da Giannina conduce a Kakavia.

L’evento, promosso dal Comune di Villa Collemandina, ha il patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Lucca, Unione Comuni Garfagnana, Lions Club Garfagnana e di Unuci Lucca. L’inizio è per le ore 10 con la celebrazione della Santa Messa in suffragio. Alle 16, poi, seguirà un momento di ricordo presso la villa Tellini , nel paese di Magnano, sotto la lapide a lui dedicata e, alle 16.30, verrà deposta una corona al monumento ai caduti. Alle 17, infine, si aprirà un convegno dedicato alla vita, la storia e le opere del generale Tellini presso la sala della comunità di Villa Collemandina. Porteranno il proprio saluto il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi e il sindaco di Villa Collemandina Francesco Pioli. Poi interverranno il professor Lorenzo Franchini, discendente del generale, Andrea Giannasi, autore del saggio "Dall’eccidio Tellini all’invasione di Corfù. Mussolini e l’Italia fascista. Agosto-settembre 1923" (Tralerighe libri, Lucca) e Emilio della Fontanazza.

Davanti alla facciata della casa di Magnano, come ricorda il sindaco Francesco Pioli, la lapide fu posta il 30 settembre 1923, in ricordo dell’illustre ufficiale e diplomatico.

Dino Magistrelli