"Stiamo valutando con i nostri uffici legali, se esistono gli estremi per una denuncia". Lo annunciano i sindacati Fp Cgil, Cisl e Uil provinciali: nel mirino c’è il sindaco Alberto Coluccini e il nodo del contendere sono ancora le affermazioni del sindaco rispetto al funzionamento della macchina comunale "Rimaniamo basiti di fronte a un così deprimente e basso profilo, derivante dal comportamento del sindaco – spiegano le sigle –; nel frattempo, esprimiamo la più profonda solidarietà alla collega dell’Ufficio gare che si è vista togliere la posizione di responsabilità e che successivamente ha chiesto e ottenuto il trasferimento verso un altro Comune. Solidarietà anche alla collega che attualmente si occupa dell’Ufficio, rimasta improvvisamente senza funzionario".
"E’ opportuno ricordare al sindaco che la precedente struttura organizzativa prevedeva un ufficio gare e contratti composto da tre persone – rievocano Cgil, Cisl e Uil – ed è stato smembrato con trasferimenti interni decisi dall’attuale amministrazione all’inizio del 2020. Un ufficio incaricato di redigere e predisporre gare per tutti i settori, particolarmente rodato visto che lo stesso funzionario autorizzato alla mobilità e il suo ufficio avevano anche il compito di redigere e seguire le procedure per il comune di Stazzema, da cui Massarosa introitava delle risorse economiche ora perse".
Da questa considerazione partono i sindacati per stigmatizzare qualsiasi ’colpevolizzazione’ dei dipendenti per i risultati ottenuti dall’ente. "Se per colpa di quanto meno discutibili scelte dell’amministrazione i settori interni vengono smantellati o privati della specifica professionalità, non possono poi essere incolpati gli incolpevoli dipendenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo, come fossero incapaci o impreparati. L’organizzazione della macchina comunale è sempre la stessa: le scelte che vengono fatte ricadono poi sulla gestione ordinaria, e le mancanze dovute a scelte politiche o dirigenziali ricadono poi sui poveri dipendenti che devono concretizzarle. Risulta inaccettabile scaricare le colpe sui dipendenti – concludono i sindacati –, che a causa di una carente dotazione a livello numerico (il Comune prevederebbe una dotazione ben più alta dei 79 dipendenti presenti ad oggi) devono sopperire con impegno e dedizione a queste errate scelte organizzative di Coluccini e della sua compagine".