“Gestione e trasloco a Palazzo Guinigi“ La ricetta per il futuro passa da qui

Nel convegno a Villa Bottini gli "Amici dell’AFL", guidati dal presidente Pietro Fazzi, hanno proposto di trasferire il gigantesco “tesoro“ costituito da oltre un milione di immagini e di subentrare alla direzione

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Un convegno interessante, molto partecipato e, soprattutto, animato da alcune proposte concrete. L’incontro dal titolo “Memoria delle immagini e immagini per la memoria“ che si è tenuto ieri a Villa Bottini a cura dell’associazione “Amici dell’Archivio Fotografico Lucchese“, creata nel 2010 e il cui presidente dal 2020 è Pietro Fazzi, ha prodotto una proposta per assicurare un futuro consono al prezioso archivio comunale che conta oltre un milione di foto e la cui gestione è in attesa di essere assegnata.

La soluzione è stata suggerita dallo stesso Fazzi alla fine della intensa mattinata di relazioni: l’associazione si è resa disponibile a subentrare direttamente nella gestione diretta dell’archivio ora provvisoriamente tornato in mano al Comune e che presenta più di una criticità, spostando la sede dello stesso, ora a Villa Bottini, al piano terra di Palazzo Guinigi dove deve nascere il Museo della città. Una proposta quest’ultima, che non combacia con l’idea dell’assessore alla Cultura Stefano Ragghianti, uno dei tanti rappresentanti istituzionali presenti nel salone di Villa Bottini e intervenuti al convegno, che ha rilanciato l’ipotesi di spostare l’archivio dedicato ad Arnaldo Fazzi all’interno del complesso dell’Agorà. Un’ipotesi che ha lasciato però piuttosto freddi gli organizzatori del convegno.

"L’obiettivo - spiega Pietro Fazzi - è quello di portare le attività culturali dell’Archivio Fotografico Lucchese al centro della coscienza civica della comunità superando le barriere generazionali, limitando la percezione consolatoria delle immagini del passato e stimolando a coglierne i legami con la contemporaneità. Serve fare dell’AFL un elemento imprescindibile dell’attività di formazione diffusa rivolta agli studenti, ai docenti, agli adulti e agli anziani, anche in collaborazione con associazioni e enti. E serve elaborare una comunicazione nuova e adeguata dei contenuti archivistici".

Il dibattito è lanciato, e arriva al termine di un convegno dedicato a uno dei patrimoni di memoria più rilevanti della città che ha iniziato a costituirsi a partire dal 1979 e che con successive acquisizioni, ha in un primo momento riguardato tutta la produzione del fotografo Ettore Cortopassi. Pietro Lazzarini procedette ad una prima messa in sicurezza del materiale, allora sistemato presso il Mercato del Carmine, nei locali comunali di via Antonio Mordini. Nel 1987 si registrò il coinvolgimento e la partecipazione diretta del professor Arnaldo Fazzi, esperto in materia e cuore pulsante dell’Archivio stesso, cui ha dedicato trent’anni di vita.

L’anno successivo, l’intero Archivio Cortopassi fu trasferito a Villa Bottini, attuale sede, dove nel corso degli anni si è arricchito di ulteriori importanti acquisizioni (tra cui l’archivio di Eugenio Ghilardi) prendendo il nome di Archivio Fotografico Lucchese e dal maggio 2011 “Arnaldo Fazzi“. Nel dicembre scorso è scaduta la convenzione coin Photolux e l’associazione si è fatta avanti per subentrare direttamente nella gestione, Le idee sono tante. L’obiettivo punta lontano.

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