Jessica Quilici
Cronaca

Tentano di rubare rame: scoperti dai dipendenti, arrestati cinque uomini

Hanno fatto irruzione nel cortile di un’azienda a Capannori ma sono stati visti dai lavoratori in turno che hanno chiamato i carabinieri. Si tratta di una banda dell’est europeo proveniente da Napoli

I carabinieri all’interno della ditta dov’è avvenuto il tentato furto

I carabinieri all’interno della ditta dov’è avvenuto il tentato furto

Lucca, 18 luglio 2025 – Provano a rubare una bobina di rame da 25mila euro in un’azienda a Capannori, ma vengono scoperti dai dipendenti: arrestati cinque uomini per tentato furto aggravato in concorso.

I fatti risalgono alla notte tra mercoledì e giovedì, quando, intorno alle 5, la centrale dei carabinieri di Lucca riceve una chiamata da parte del personale di una ditta che si trova in una traversa di via Romana. I dipendenti in turno segnalano ai militari la presenza di ladri all’interno dell’azienda, così la radiomobile arriva sul posto e trova, a circa 200 metri dai cancelli, un furgone Volkswagen di colore grigio con targa straniera con a bordo cinque uomini.

Una volta bloccati, autista e passeggeri, non sanno giustificare la loro presenza in quel luogo e a quell’ora, e rispondono in modo nervoso e agitato alle domande dei carabinieri. Così, mentre vengono fermati anche grazie all’aiuto di una pattuglia di Piegaio, i militari iniziano il sopralluogo e grazie alla descrizione dei malviventi, ad alcuni indizi ritrovati sul furgone e ai filmati dell’impianto di videosorveglianza riescono a ricostruire la dinamica dei fatti, e a ‘incastrare’ i cinque sospettati.

Si tratta di due 49enni, un 39enne, un 32enne e un 42enne – i primi quattro di origini romene, l’ultimo del Montenegro - tutti senza fissa dimora, domiciliati in provincia di Napoli e con diversi pregiudizi penali per reati contro il patrimonio. In base alla ricostruzione, i cinque, intorno alle 3,10 di quella notte, dopo aver fatto un foro nella recinzione di sicurezza, sarebbero riusciti a entrare all’interno dell’azienda. Qui, con un grosso tagliacavi avrebbero poi ridotto a pezzi una bobina di circa mille metri di cavo elettrico di rame, dal valore di circa 25mila euro. Bobina che non sarebbero però riusciti a caricare sul mezzo, perché sorpresi dal personale di turno, che, accorgendosi della loro presenza, avrebbe subito dato l’allarme.

Così i cinque avrebbero mollato il colpo e provato a darsi alla fuga, prima di essere bloccati dai carabinieri. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati portati nelle camere di sicurezza di Lucca, Viareggio, Castelnuovo e Montecatini, in attesa dell’udienza di convalida.

Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto, disposto un rinvio per la trattazione del merito e il divieto di dimora in provincia di Lucca. Ma non solo. I cinque potrebbero dover rispondere anche di un furto analogo avvenuto nella notte tra sabato e domenica all’interno della stessa azienda, da dove sono spariti 110mila euro di rame, poi ritrovati all’interno di un furgone abbandonato in autostrada – probabilmente per un guasto – vicino a Cassino. Sui fatti sono ancora in corso le indagini.