Cassaforte sventrata, in fuga con oro e gioielli. Il colpo dei falsi tecnici del gas

Sono riusciti ad entrare in una abitazione, in quel momento c’era solo una signora di 82 anni

Sull’episodio accaduto a Porcari indagano i carabinieri (foto di archivio)

Sull’episodio accaduto a Porcari indagano i carabinieri (foto di archivio)

Porcari (Lucca), 15 maggio 2022 - Si sono spacciati per tecnici del gas per concretizzare una truffa poi sfociata in furto ai danni di una donna di 82 anni, e che ha fruttato un bottino, tra oro e contanti, di quasi cinquemila euro, contenuti all’interno di una cassaforte, sventrata con una mola.

E' successo a Porcari, in via dell’Assunta, venerdì, in pieno giorno. Due uomini, parzialmente travisati, nel senso che avevano cappellino e mascherina a celare il loro volto, si sono introdotti all’interno di una villetta, approfittando del cancello aperto. L’anziana ha chiesto chi fossero. E qui è scattata la solita messa in scena: "Siamo della manutenzione del gas, bisogna eseguire delle riparazioni, altrimenti c’è il rischio di una deflagrazione". La signora, impaurita, si è convinta. Uno dei due malviventi ha cercato di distrarla, senza peraltro farle alcun male, per fortuna. L’altro, invece, si è recato a cercare la cassaforte. Una volta trovata, con la mola c’è voluto diverso tempo per aprirla, con molto rumore prodotto durante l’operazione. Poi l’involucro metallico dove erano custoditi gioielli e denaro, ha ceduto, consentendo alla gang di mettere le mani su un piccolo tesoro: gioielli del metallo più prezioso di vario genere e dimensioni, oltre alle banconote, circa 2.500 euro. Terminato lo scassinamento e prelevati i preziosi e il denaro, i due sono fuggiti. La pensionata, a quel punto, ha capito che qualcosa non tornava. Così ha chiesto aiuto telefonando alla nuora. Quest’ultima si è precipitata a casa, trovando la donna in stato di choc e scoprendo quanto successo. Successivamente la vicenda è diventata terreno di indagine da parte dei carabinieri.

L’attività investigativa dovrà far luce su un paio di situazioni. Come facevano a sapere i delinquenti che non c’era nessuno, in quel momento, nell’abitazione, a parte l’ottantaduenne? Perché i due andavano in giro con una mola? Tutte questioni alle quali dovrà essere data una risposta precisa. Sono troppe, infatti, le coincidenze. Sembra che fossero molto bene informati i malviventi. Forse troppo. Verranno osservate le immagini delle telecamere posizionate sulle strade, a caccia di elementi utili. Ricerche a 360 gradi.