
A poche ore dalla conclusione delle riprese della docufiction “L’orizzonte chiuso“ prodotta da Rai Fiction e Alberto Gabbrielli, presidente di Alfea Cinematografica, a Castiglione di Garfagnana, per l’amministrazione comunale dello splendido borgo medievale è tempo di bilanci. "Per la nostra amministrazione - commenta il sindaco di Castiglione, Daniele Gaspari - è stata un’opportunità importante ospitare questa produzione nel nostro borgo, al quale in questi anni abbiamo apportato investimenti e recuperi atti a tutelarne la bellezza. Per noi, dunque, è stato un onore che un film storico sia stato girato qui, non solo per la risonanza che porterà e sta portando al nostro comune, ma soprattutto per il tema trattato, che considero una delle pagine più buie del nostro paese, tratto dal libro “L’orizzonte chiuso. L’internamento ebraico a Castelnuovo di Garfagnana 1941-1943“ di Silvia Q. Angelini, Oscar Guidi e Paola Lemmi".
"Si tratta di vicende che non dobbiamo mai stancarci di raccontare - aggiunge - . Il principale ringraziamento per la grande comprensione dimostrata va ai cittadini residenti nel nostro centro storico, per i quali non sarà stato facile abitare all’interno delle mura. Spesso il borgo, infatti, è stato blindato, molti posti auto sono stati tolti, alcune attività sono state limitate e sicuramente alcuni disagi si sono presentati. Come amministrazione, vorremmo anche ringraziare Alberto Gabbrielli e tutto il gruppo della produzione, l’attore Neri Marcorè e tutto il cast, perché, oltre a farci conoscere dal vivo tutto quello che rimane nascosto dietro alle immagini del film che vedremo in tv, ci ha dato un’occasione per conoscere persone professionalmente preparate che hanno saputo inserirsi nelle strade e nelle case del nostro capoluogo con rispetto ed attenzione per le persone residenti".
Fio. Co.