PAOLO PACINI
Cronaca

Pallavolo, factotum nei guai per estorsione

Sotto inchiesta un finanziere 50enne: è accusato di aver preteso soldi dai genitori delle ragazzine che volevano cambiare squadra

Pallavolo

Lucca, 25 maggio 2022 - E’ finito nei guai un finanziere cinquantenne che agiva come “factotum“ di una società sportiva lucchese, pur non ricoprendovi alcun ruolo ufficiale. La Procura l’ha infatti indagato da tempo per il reato di estorsione ai danni dei genitori di alcune atlete e si appresta a chiudere l’inchiesta.

I fatti contestati al cinquantenne risalgono al periodo 2016-17 quando l’uomo seguiva attivamente una squadra di pallavolo femminile della Lucchesia, senza avere tuttavia un ruolo formale. Motivo per cui la società non è stata coinvolta nelle indagini e l’ha nel frattempo allontanato.

Tutto è nato dalla denuncia di alcuni genitori che sarebbero stati spinti da lui a versare cospicue somme, a titolo formale di sponsorizzazioni, per poter riscattare il cartellino della figlia minorenne firmato a inizio anno e farle cambiare squadra. Secondo il quadro accusatorio, infatti, il factotum della società di pallavolo femminile avrebbe chiesto e ottenuto in varie circostanze dai genitori delle ragazze somme che oscillavano tra i 1500 e i 3/4mila euro, spingendosi in un caso addirittura a pretenderne, invano, diecimila da un professionista. Il tutto prospettando falsamente uno scenario in cui tale versamento di denaro risultava in pratica l’unica strada percorribile per ottenere il nullaosta da parte della società al cambio di maglia.

Le indagini dirette dal pm Salvatore Giannino sono state affidate ai carabinieri della sezione di pg della Procura, che hanno preso a verbale i genitori di almeno cinque pallavoliste che all’epoca dei fatti avevano fra i 13 e i 15 anni. Sarebbero emersi pagamenti effettuati direttamente al cinquantenne, in cambio appunto della restituzione del cartellino delle atlete. Soldi che sarebbero stati incassati come sponsorizzazioni volontarie. Il caso è emerso quando alcuni genitori si sono parlati tra loro, scoprendo di essere stati indotti a quei versamenti tutt’altro che volontari, per un totale di varie migliaia di euro.

E per la Procura, si è trattato di veri e propri episodi estorsivi, oltretutto commessi da un “factotum“ che tutti sapevano appartenere alle Fiamme gialle. Una circostanza che costituisce di fatto un’aggravante per la condotta del cinquantenne. Adesso si profila per lui un processo.