Emergenza sangue, appello dell'Asl ai donatori

Fa eco Vinicio Fruzzetti, 123 donazioni dal 1970 a oggi: "E' un atto di generosità"

Vinicio Fruzzetti

Vinicio Fruzzetti

Lucca, 21 luglio 2018 - In estate le donazioni di sangue diminuiscono notevolmente ed è per questo che dall’unità operativa complessa di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ambito territoriale di Lucca (centri trasfusionali di Lucca, Barga e Castelnuovo), diretta da Rosaria Bonini, arriva, un accorato appello: "E’ necessario non abbassare mai la guardia – ricorda la dottoressa Bonini – per poter garantire durante tutto l’anno l’autosufficienza in questo delicato settore. Ai donatori e alle associazioni di volontariato, che ringraziamo sempre per la loro generosità, chiediamo uno sforzo ulteriore: fare una donazione prima di partire o appena tornati dalle ferie, per dare continuità. Certo - prosegue –, la necessità di sangue e dei suoi componenti non si abbassa mai durante tutto l’anno, per l’aumento delle patologie croniche legate all’invecchiamento della popolazione e di terapie e interventi chirurgici sempre più numerosi e innovativi".

Chi certamente risponderà alla richiesta dell'azienda sanitaria è Vinicio Fruzzetti, ultracentenario, non di età ma per il numero di donazioni. Vice presidente vicario del gruppo Fratres Mario Stadedirni della Misericordia di Lucca, è da poco andato in «pensione» per raggiunti limiti di età come donatore di sangue. Il suo percorso è cominciato nel 1970 e ha prodotto 123 donazioni. Non un record, ma quasi, all’interno di un gruppo che conta 185 donatori, non necessariamente iscritti alla Misericordia che a Lucca è un’istituzione.    «Ho iniziato quasi per caso, nel 1970 ero già nella Misericordia di Lucca e una mattina, mentre ero in sede in attesa di chiamate, il segretario di allora mi disse: «Hai voglia di donare il sangue?». Il giorno dopo ero in ospedale e non ho più smesso. Ho continuato a donare senza attendere le chiamate. E’ stato bellissimo, quando ho smesso per raggiunti limiti di età mi sono sentito in dovere di andare a ringraziare il primario e tutto il personale per l’umanità e la cortesia. Non posso dimenticare come tanti anni fa, allora si poteva donare per singoli casi, ho avuto modo di conoscere una persona a cui avevo donato il sangue. Ci volle conoscere e ci offrì una cena».    Perché un ragazzo dovrebbe iniziare a donare il sangue? «Quando vado a scuola a tenere le lezioni sulle donazioni anche degli organi, ripeto sempre che donare il sangue è un dovere: il sangue non si fabbrica né si compra. E’ un atto di generosità. E poi ci sono anche dei vantaggi per chi lo compie». Ovvero? «Togliere il sangue fa bene perché permette la rigenerazione delle cellule e consente di monitorare il proprio stato di salute. La donazione è semplice, basta la prenotazione e farla due volte l’anno, o di più se si dona il plasma, fa solo bene».