Comics senza pubblico, eventi solo on-line

E sulle novità introdotte dall’ultimo Dpcm per gli esercizi pubblici si scatenano le proteste delle associazioni di categoria

Migration

Era atteso da ore e alla fine è arrivato. E il nuovo Dpcm del presidente del Consiglio dei Ministri ha portato con sé anche una ridda di polemiche - in particolar modo che arrivano dal mondo del commercio - e provocato conseguenze sugli eventi. In primis i Comics, già peraltro ridotti al lumicino in fatto di appuntamenti in presenza e che invece, a questo punto, saranno solo e soltanto in digitale.

Il secondo Dpcm firmato da Conte ad una settimana di distanza dal precedente costringe Lucca Comics & Games a diventare una manifestazione totalmente digitale e a rinunciare anche a quel poco di pubblico che era stato previsto. Così, ieri, dopo una riunione straordinaria di Lucca Crea, l’edizione Changes vira completamente, e diventa interamente on line. "In osservanza del nuovo Dpcm - si legge nella nota stampa emessa nel tardo pomeriggio di ieri - , il festival che si svolgerà comunque dal 29 ottobre al 1 novembre mette in atto il piano d’azione già progettato per offrire un programma culturale fruibile comodamente da casa. Gli eventi, previsti sino a pochi giorni a Lucca, saranno tutti godibili gratuitamente online. Confermati tutti gli appuntamenti del programma digitale, disponibili attraverso le più note piattaforme di streaming e grazie a Rai. Il sito www.luccachanges.com, in costante aggiornamento, aggregherà tutto il palinsesto. Lucca Changes, come pianificato, cambia la sua dimensione e continua ad adattarsi alla mutevolezza del periodo. Invita tutti gli appassionati alla massima prudenza, a rinunciare per quest’anno alla presenza nella città del fumetto e del gioco, e a seguire gli oltre 200 eventi online".

Il festival ha deciso di chiudere la biglietteria e chiarisce che: "Tutti i biglietti saranno rimborsati. A titolo compensativo, inoltre, chiunque richiederà il rimborso per gli eventi cancellati avrà diritto ad una riduzione del titolo di accesso valido per la prossima edizione di Lucca Comics & Games. Questa facilitazione sarà inoltre estesa anche a tutti coloro che hanno acquistato il Campfire Pass 2020 di Lucca Changes". Anche le mostre di Palazzo Ducale e all’ex Cavallerizza non saranno visitabili.

E, come detto, il Dpcm ha portato con sé le critiche del mondo del commercio. "Il nuovo Dpcm è una condanna a morte per i pubblici esercizi, ai quali con la chiusura alle 18 viene imposta la mazzata finale. Un atto - si legge in una nota di Confcommercio - che, in pieno contrasto con i pareri delle Regioni, avrà effetti devastanti su una intera categoria, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro". "Già dopo il lockdown - aggiunge - molte attività non hanno riaperto o hanno chiuso poco dopo, non avendo avuto la forza di sopravvivere a 3 mesi di mancati incassi. Stavolta, sia detto a chiare lettere, dal punto di vista economico sarà un bagno di sangue senza precedenti. Questo deve averlo chiaro il Governo, ma devono averlo chiaro anche le amministrazioni locali. I Comuni hanno il potere e il dovere, oggi più che mai, di intervenire con tutti i mezzi a loro disposizione per aiutare le imprese con agevolazioni, cancellazione di tributi e misure capaci di tenere in vita paesi e centri urbani".

"Il prossimo 28 ottobre - conclude - a Firenze è in programma una manifestazione di protesta organizzata a livello nazionale dalla nostra federazione dei pubblici esercizi Fipe Confcommercio. Noi ci saremo e auspichiamo una adesione massiccia anche dai nostri territori".

Critiche arrivano anche da Confesercenti. "La chiusura di bar e ristoranti alle 18 è insensata, assurda. Penalizza un settore che in questi mesi ha speso di tasca propria per rispettare i protocolli e per mettere i locali in totale sicurezza. Pretendiamo che adesso il governo firmi immediatamente un provvedimento che conceda soldi a fondo perduto per le attività che nel prossimo mese vedranno a rischio la loro sopravvivenza". E’ perentorio il presidente di Confesercenti Toscana Nord Alessio Lucarotti. "Come Confesercenti abbiamo chiesto e chiederemo che entro poche ore arrivino veri e proporzionati contributi di ristoro. Lunedì (oggi) dalle 18 chiederemo ai pubblici esercizi di rimanere con saracinesche alzate e luci accese in segno di protesta".

"Attendiamo il decreto Ristoro annunciato per martedì - spiega Conflavoro - , ma sia chiaro che i nostri commercianti e artigiani sono stanchi di promesse disattese, servono interventi economici solidi e duraturi, che guardino non solo al futuro, ma anche all’immediato con celerità di erogazione, quella che finora è mancata".