REDAZIONE LUCCA

Appello per l’antica coltelleria Zoppi

I titolari cercano un candidato al passaggio del testimone dell’attività in via Calderia che ha oltre 150 anni

Eleonora Crimi nel negozio di coltelli in via Calderia

Lucca, 2 ottobre 2020 - Quasi 160 anni di vita per quella piccola vetrina di via Calderia, perfetta sintesi tra arte e artigianato. E ora un’incognita pesante quanto le spese per gli affitti e per le bollette si apre sul prossimo futuro di questa splendida attività lucchese, già ’salvata’ dai fratelli Crimi, attuali proprietari quando il maestro Bonini (dopo mezzo secolo), nel 2007 decise di mettersi a riposo e di cedere il passo a qualcuno più giovane. Ma Eleonora e Emanuele, gli attuali titolari, non intendono lasciar sfiorire così questo angolo di autentica lucchesità e di assoluto sapere e saper fare. E lanciano un appello.

«Siamo aperti a partership e a passare il testimone di un’attività che può dimostrare nei propri bilanci, carte alla mano, quanto può rendere – dicono i titolari –. E siamo pronti a trasmettere il mestiere dell’affilatore, sempre preziosissimo soprattutto per il servizio ai ristoranti, ma non solo. Bastano un paio di mesi e un po’ di passione e buona volontà, un po’ di manualità, anche con la mancina e il gioco è fatto". Un fatto è certo: Emanuele e Eleonora Crimi non intendono tirare giù quella saracinesca in modo traumatico. "Siamo affezionatissimi a questo negozio e a questa città – sottolineano –, che comunque ci ha sempre ripagato con affetto e fedeltà. Il punto è che presto, probabilmente i primi di novembre, apriremo a Viareggio, in via Fratti, il nuovo ’Zoppi ab’, sintesi del nostro negozio storico a Viareggio e di quello di Lucca. Sul modello dei negozi europei, a Viareggio ospiteremo anche altre attività come un centro estetico a cui affideremo gli strumenti di manicure e pedicure. Sarà un negozio di complessivi 180 metri quadrati che richiederà tutte le nostre energie".

«Per questo lanciamo l’appello affinchè il punto vendita lucchese possa continuare il proprio cammino – dichiarano Emanuele e Eleonora – . Chiediamo soltanto un piccolissimo impegno iniziale, e offriamo una bellissima opportunità di far soldi sicuri, imparando un mestiere bellissimo, che ci riallaccia alle origini e ci mette in collegamento diretto anche con tutto il mondo degli chef professionali".  

Un appello che non può rimanere inascoltato. Troppi sono stati i dolorosissimi addii degli ultimi tempi, tra cui il vicino ’Santi Guerrieri’, chiuso nel gennaio scorso dopo 150 anni di vita intessuta a doppia trama con quella della città. Assenze che pesano. Perdere i negozi della tradizione, gli ultimi in grado di incarnare l’identità della città, sono veri e propri pugni nello stomaco per ogni lucchese che, magari, accusa il colpo in silenzio ma non meno dolorosamente.  

«Anche per noi è così – sottolinea Eleonora mentre ci mostra come ’presto e bene’ affila un maxi coltello –. Ed è per questo che faremo di tutto per ’salvarlo’ anche perchè ha tutte le carte in regole per garantirsi un ottimo futuro. E’ solo una questione di buona volontà. In questi giorni abbiamo sparso la voce tra i clienti per cercare un possibile ’candidato’ al passaggio del testimone. Per ora si è affacciata solo una persona che ci ha chiesto se stavamo aperti anche sabato e domenica. Evidentemente non era la persona giusta". Evidentemente no. Ma l’appello resta e, per ora sicuramente, anche la coltelleria Zoppi. Laura Sartini