Coronavirus: salute e stipendi a rischio nelle associazioni di soccorso

"Protezioni insufficienti per gli addetti, calo di introiti e spese impreviste". Grido di allarme della Cgil a Regione ed Asl

Personale  bordo di un'ambulanza durante l'emergenza Covid-19

Personale bordo di un'ambulanza durante l'emergenza Covid-19

Lucca, 4 aprile 2020 - Tutele e risorse per il personale delle associazioni di pronto soccorso viene richiesto dalla Cgil Funzione Pubblica di Lucca alla Regione Toscana e alle Asl, al fine di difendere gli addetti dai forti rischi di contagio e di garantirne le retribuzioni. In una nota a firma di Michele Massari e Sauro Bonaldi la Cgil Fp ricorda l'importanza del ruolo svolto dal volontariato e si sottolinea che "i soccorritori sono i primi che accorrono sul paziente ed i maggiori esposti al rischio contagio". "Purtroppo, dalle informazioni raccolte, ci viene detto che scarseggiano le attrezzature, che sui mezzi Covid-19 non vengono prese le stesse precauzioni rivolte ai presidi sanitari, ed è difficoltoso l’approvvigionamento di maschere e tute di protezione", si legge nella nota.

"Le Associazioni, sia pure supportate dall'Asl, sono costrette ad attrezzarsi, utilizzando tutti i canali possibili, per approvvigionarsi" - aggiungono Massari e Bonaldi mettendo in luce gli sforzi economici delle associazioni, intanto alle prese col "calo drastico di servizi socio assistenziali (trasporto visite, centri diurni ecc....) che pertanto non vengono più remunerati". In tal modo le associazioni si trovano in difficoltà per reperire anche le risorse destinate all'acquisto di dispositivi di sicurezza, per la manutenzione dei mezzi, per le attività di assistenza, e presto temiamo anche per pagare gli stipendi".  

Di qui la richiesta a Regione Toscana ed Asl di "stanziare maggiori risorse e di farlo velocemente prima che si arrivi al collasso".