Flc Cgil e Cobas in piazza insieme contro le “classi pollaio“. Con loro ci sarà anche il Coordinamento 6 luglio, formato da genitori, studenti, docenti e Rsu. La chiamata è per giovedì 22 giugno in Piazza San Michele quando, alle 17, si riunirà un presidio, a cui aderiscono la Gilda degli insegnanti e l’Anief. “Nella Piana di Lucca – ricapitolano i sindacati – sono emersi finora ben 30 casi critici di classi autorizzate per il prossimo anno: al Vallisneri una classe con 32 alunni; alle medie dell’IC Camigliano una classe con 25 alunni, di cui 1H, un’altra con 25 (2H), un’altra ancora con 27; all’IC Lammari una prima elementare con 26 alunni (2H), una quinta con 29 alunni; una prima media a Borgo a Mozzano con 28 alunni, una prima superiore all’ ISI Benedetti con 25 alunni (1H)“.
L’ancora di salvezza potrebbe essere il Pnrr per la scuola. “Solo per la lotta alla dispersione scolastica sono previsti 500 milioni di euro – spiegano i sindacati – , di cui 27.811.307 euro per la Toscana e 3.369.313 euro per sole 23 scuole della provincia di Lucca. Un progetto che, peraltro, prevede pesanti condizionamenti didattici e uso dei quiz Invalsi a crocette per selezionare gli studenti fragili e monitorarne l’andamento. Chiunque lavori a scuola sa che per combattere la dispersione occorrono classi non numerose. Invece, si continuano ad applicare norme che creano le classi pollaio e poi si stanziano soldi per combattere la dispersione, che è causata principalmente dalle classi pollaio! Si parla tanto di modifica del Pnrr: perché non lo si fa riducendo il numero massimo di alunni per classe e assumendo i docenti precari con 3 anni di servizio e gli Ata con due? Quasi il 25% dei docenti e il 20% degli Ata sono precari, una delle percentuali più alte in Europa“.