REDAZIONE LUCCA

"Centenario Puccini caos, governo eviti flop"

I deputati Pd Irene Manzi e Marco Simiani presentano un’interrogazione: "Si rischia che le risorse disponibili restino inutilizzate"

"Centenario Puccini nel caos, governo eviti flop": la vicenda del Comitato per il Centenario Pucciniano che ha visto nominare presidente il maestro Alberto Veronesi nell’agosto scorso con una scelta dell’allora premier Mario Draghi continua a far discutere e preoccupare.

Dopo il Movimento 5 Stelle (a livello nazionale) e la Lega (a livello regionale) è la volta del Pd che chiede all’attuale primo ministro Giorgia Meloni di intervenire dopo le dimissioni registrate nel Comitato e le numerose convocazioni dello stesso andate a vuoto.

"Le celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini – si legge in una nota congiunta dei deputati Irene Manzi e Marco Simiani, che hanno depositato una interrogazione parlamentare su tale tematica – rischiano di rivelarsi un fallimento nonostante i milioni di euro stanziati negli scorsi anni. Il Comitato promotore, presieduto da Alberto Veronesi, non è stato ad oggi in grado di gestire le risorse disponibili che rischiano quindi di rimanere inutilizzate. La gestione del presidente del comitato è stata fino ad oggi travagliata, disordinata e inadeguata. Molte riunioni sono andate deserte per la mancanza del numero legale mentre il tesoriere e segretario dell’organismo Nicola Bellini si è dimesso da tutti gli incarichi".

Poi la richiesta al nuovo governo. "Le celebrazioni di un maestro universalmente noto come Giacomo Puccini, oltre riconoscere il giusto tributo ad uno dei grandi protagonisti della cultura italiana – conclude la nota – possono rappresentare una opportunità per lo sviluppo economico di un territorio vasto che interessa Lucca, Viareggio e Pescaglia. Purtroppo la gestione degli eventi è stata fino ad oggi fallimentare e rischia di causare una figuraccia internazionale che screditerebbe l’intero paese. Il governo deve intervenire con rapidità ed efficacia per risolvere questo disastro".

A Lucca, invece, è il consigliere comunale di Sinistra Con, Daniele Bianucci a chiedere di rimuovere l’obbligo di segretezza sugli atti del Comitato che dipende dalla presidenza del Consiglio dei Ministri.

"Il sindaco Pardini e l’Amministrazione lucchese – scrive Bianucci – si impegnino per chiedere a chi di dovere di rimuovere l’obbligo di segretezza sugli atti e i lavori del Comitato. Come è possibile che, fin dalla sua costituzione, sia stata scelta una via diversa dall’assoluta trasparenza, per la gestione di un organismo che si trova ad investire direttamente circa 10milioni di risorse pubbliche? Diventa ancora più essenziale che il comitato lavori alla luce del sole oggi, di fronte a tutte le polemiche che sono scoppiate".

"Ci appelliamo – chiude Bianucci – al primo cittadino, affinché si attivi per richiedere la pubblicazione di tutti gli atti passati e futuri: ricordando che il presidente dello stesso è un uomo di fiducia proprio di Pardini, non solo perché il suo appoggio è stato determinante al ballottaggio delle elezioni comunali; ma anche perché lo ha nominato a rappresentarlo in sua vece alla Fondazione Puccini".