Cavallerizza, il ritorno nel 2020

Stop ai lavori per la mostra di Sgarbi e Comics. Il cronoprogramma

Nella grande sala della Cavallerizza verrà ospitata la mostra di Sgarbi

Nella grande sala della Cavallerizza verrà ospitata la mostra di Sgarbi

Lucca, 18 febbraio 2019 - Il 2020. Salvo altri intoppi. Ovvero otto anni dopo l’inizio dei lavori, che di intoppi, cambi di marcia, aggiustamenti, rimodulazioni e quant’altro ne hanno visti anche troppi. Per la Cavallerizza, oggetto di un complesso e complicato progetto di restauro con i fondi Piuss partorito nel 2010 e con i lavori cominciati nel 2012, si dovranno attendere i primi mesi del prossimo anno per arrivare a una sistemazione definitiva. L’ultimo lotto dei lavori (insonorizzazione e completamento degli allestimenti) – 1,2 milioni di euro, complessivamente oltre 4,5 – non potrà prendere il via che dopo la conclusione della mostra organizzata da Vittorio Sgarbi «Il museo della follia», destinata a occupare la grande sala sino a tutto agosto. Il problema è che poi, a ottobre, ci saranno i Comics. E i lavori si dovranno rifermare. 

«C’è stata questa opportunità della mostra di Sgarbi – spiega l’assessore all’Urbanistica Serena Mammini – e per l’ultimo lotto di lavori dovremo ancora attendere. I soldi comunque ci sono, le gare sono state fatte e, considerando che poi la struttura servirà per i Comics, c’è da presumere che tutto si concluderà nei primi mesi del 2020, anche se qualcosa potrà essere fatto anche a settembre. Sono convinta che lo spazio sarà utilizzato meglio di quanto è stato fatto sinora». 

Una gestazione interminabile, quasi un decennio con tre amministrazioni comunali coinvolte (l’ultima di Favilla e le due Tambellini), ma con una direzione di marcia che pare ormai definita. «Sarà teatro, ma non solo – aggiunge Mammini – ovviamente confidando nel miglioramento acustico e secondo quanto concordato con la Soprintendenza. Rischi che la struttura rimanga inutilizzata? Non credo proprio, da quando la Cavallerizza è tornata agibile sono state tante le richiestei». All’esterno si è parlato per tanto tempo di un possibile teatro all’aperto: su quel fronte è tutto fermo, anche se i sottoservizi furono approntati con il secondo lotto di lavori.

«I sottoservizi ci sono, vedremo se qualche cosa potrà maturare», è la risposta di Mammini che rivela come a breve siano attese novità anche su altri due fronti caldi: Manifattura e Mercato del Carmine. «A breve ci saranno sviluppi sul Carmine dove rimango ottimista quanto alla Manifattura e ai problemi con l’azienda che gestisce i lavori, anche qui a breve ci saranno sviluppi, anche di carattere legale, ma per ora non posso aggiungere altro».