Carnevale 2023, ecco tutti i carri

Svelate le creazioni delle dieci contrade. Domina il desiderio di dimenticare il Covid con musica e ironia

di Daniele Masseglia

La voglia di lasciarsi alle spalle le distanze e le restrizioni causate dal Covid è enorme. Un desiderio talmente forte da rendere superflui i trattori: a trascinare i carri mascherati del Carnevale pietrasantino 2023 sarà l’entusiasmo delle contrade, purtroppo dieci anziché dodici a causa dell’uscita di Valdicastello e La Corte. E’ il messaggio della vita che supera ogni ostacolo, virus inclusi, a dominare la scena e a caratterizzare molti carri, i cui titoli sono stati approvati giorni fa. Le date sono quelle del 12, 19 e 26 febbraio, tre anni dopo l’ultimo corso dell’edizione 2020, quando l’Africa-Macelli trionfò con gli steampunk nei carri e nelle mascherate.

Dieci giorni dopo scattò l’incubo del lockdown, ma ora è tempo di far festa. L’Africa-Macelli presenterà il carro “Finalmente è Carnevale“ (mascherata “La natura“) come inno a riprenderci la vita e un monito a non trascurare l’ambiente: sul carro ci sarà una figura femminile con il grembo a forma di mondo. Gli Antichi Feudi propongono “Come l’araba fenice risorge il Carnevale“, altro chiaro messaggio per superare questi anni di stop forzato, con l’Araba fenice svettante sul carro, mentre la Brancagliana, vincitrice dell’ultimo “Sprocco“, punta sul “Brancaclown show“ con un maxi-pagliaccio scacciapensieri. Il Tiglio-La Beca, che due settimane fa ha trionfato alla gara delle Miss con Federica Navari, ha scelto “Gira la Beca“, carro che sarà rappresentato da una ruota panoramica o da una girandola, mentre la Collina, con “E di nuovo la vita“, realizzerà un albero cangiante: prima secco a causa dei mali del nostro tempo, per poi fiorire e restituire gioia.

Tanta musica con il carro “Pietrasanta in rock’n’roll“ della Lanterna: sul carro ci sarà un enorme juke-box animato, con braccia, gambe e chitarra, omaggio a Elvis Presley. La Marina, con “Carneval loco viene dal mar“ (mascherata “Los locos del mar“), si ispira alla tradizionale festa messicana dedicata ai morti: sul carro un grosso scheletro per esorcizzare tutto, dal Covid in poi. Tema piratesco per il Pollino-Traversagna (“Finché la barca va, lasciala andare!"), con un galeone simbolo della riscossa post-Covid, mentre si ride a Pontestrada con “Harry? Potta ’R’“, con il gufo bianco Edvige del popolare maghetto. Infine Strettoia con “I ruggenti anni 20“ (mascherata “Shhh... trettoia“), tributo al cinema muto e al “mutismo“ imposto dalle mascherine, con personaggi in bianco e nero.