
Cani in canile in una foto di repertorio
Lucca, 8 giugno 2017 - Una lettera aperta inviata ai sindaci di Lucca e della Piana per sensibilizzare gli amministratori sulla situazione in cui versa il canile municipale di Pontetetto. E' il documento sottoscritto da un gruppo di volontari che da anni si impegnano nella struttura, preoccupati per il presente e il futuro degli animali ospitati qui.
"Che interesse c’è nel non far adottare i cani e cosa sta succedendo dietro quelle sbarre? Perché ci state tenendo lontani con delle banali scuse? Perché da due mesi è stata sospesa la sgambatura e oscurato il sito internet?". Queste le domande cruciali.
"Siamo un semplice gruppo di persone - scrivono questi volontari - che ha deciso di impiegare il proprio tempo e le proprie energie ad aiutare gli animali in difficoltà e siamo unite da un obiettivo comune: svuotare canili! Una delle attività che più di tutte ha influito positivamente sul tema adozioni è sicuramente la sgambatura. A Lucca tale attività ha avuto inizio nel lontano 2001 e consiste nella possibilità di portare a passeggio i cani ospiti delcanile municipale nelle campagne circostanti la struttura. Due le condizioni necessarie: aver compiuto la maggiore età e aver firmato un modulo di esonero di responsabilità del comune per eventuali incidenti che si possano verificare durante il suo svolgimento".
"Inizialmente aderirono all'iniziativa soltanto in pochi. Si trattava dei volontari veterani del canile che da anni si erano battuti per l'ottenimento di questa attività nel nostro comune. Col tempo, grazie a campagne di promozione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica su questo tema, hanno iniziato ad aderire sempre più persone fino a diventare un appuntamento fisso per i cittadini. Per 4 pomeriggi a settimana era possibile portare a passeggio i cagnolini e le persone accorrevano sempre più numerose, tanto che i cani riuscivano ad uscire quasi tutti. Famiglie, scolaresche, gruppi di amici: un' atmosfera di allegria e di festa sia per le persone che per i cani. Le giornate dietro alle sbarre in un box di cemento sono molto lunghe e frustranti. Il cane è un animale sociale: in quanto animale ha bisogno di rotolarsi nell’erba, annusare gli odori dei propri simili; in quanto essere sociale ha bisogno di ricevere carezze, di giocare e di stare un po' in compagnia. Uscire al guinzaglio con delle persone, vedere ambienti diversi da un muro di cemento, correre e vedere altri cani: sono tutte attività che lo gratificano e che lo aiutano a mantenere un equilibrio e a non perdere il contatto con l’essere umano al di là degli operatori. Ciò è importante ai fini di un futuro reinserimento in famiglia. Famiglia che, grazie alla sgambatura, ha la possibilità di adottare un cane non a scatola chiusa ma di conoscerlo ed iniziare a rapportarsi con lui gradualmente".
Ecco gli eventi. "Due mesi fa di punto in bianco la sgambata era stata sospesa. Perché? Inizialmente ci è stato risposto che era stata sospesa perché un operatore era stato morso. L’episodio ci rammarica, ma non è stato sicuramente il primo né sarà l’ultimo. Inoltre, ci chiediamo, per il comportamento di alcune volontarie è giusto che i cani rinuncino alla loro ora d’aria? Oltre ad essere stati rinchiusi in una gabbia per NON aver commesso alcun crimine, adesso deve essergli tolta anche la possibilità di uscire in passeggiata per colpa di alcune che non rispettano il regolamento ? Che razza di giustizia regna a Pontetetto? L’unico modo sarebbe far uscire al massimo 5 cani per volta. Considerando che i cani sono più di 100 e l’orario di sgambata è di 2 ore consente di fare ben poco. Ma la direttrice Sandra Palmucci che immagine vuole che abbia il canile che gestisce? Non sembra una persona interessata a far adottare i cani. Ma di questo se ne sono già resi conto i nostri concittadini i quali hanno più volte raccontato, anche attraverso i social, quante difficoltà abbiano riscontrato all'adottare i cani al canile di Pontetetto, tant'è che hanno dovuto rivolgersi ad altri canili. Per chi non lo sapesse adottare un cane dovrebbe essere molto semplice: si va al canile , si guardano i cani, si sceglie, si fa la richiesta, si viene ricontatati per il preaffido e poi se tutto va per il meglio arriva il cane. Ecco. Solo i più fortunati hanno l'onore di essere contattati. Se si va nel giorno sbagliato infatti non si riesce neanche a lasciare il documento. Alcuni operatori infatti sono estremamente bravi con i cani ma non altrettanto col pubblico. Molte persone sono state mandate via a malo modo. Ad altre è stato detto che non c'erano cuccioli quando invece ce ne erano. Altri ancora sono stati fatti tornare più volte perché non era mai il momento. Se vi imbattete nell'operatore giusto comunque il modulo di preadozione arrivate a firmarlo. A questo punto si aprono scommesse sul se verrete richiamati. Dove finiscono le richieste di adozione? Molte vanno sicuramente perse. Nonostante i solleciti dei cittadini, non vengono proprio ritrovate. Da chi dipende? Dalla direttrice o dal comune? Enpa ne è a conoscenza?".
"I comuni di Porcari, Capannori, Altopascio, Montecarlo e Lucca pagano per un servizio di copertura del territorio, ma con il canile pieno siamo sicuri che questo servizio sia sempre possibile onorarlo? Il comune è consapevole del grave disservizio? E’ consapevole del fatto che alcune persone hanno chiamato il canile per segnalare un cane vagante e gli è stato risposto di farsi gli affari loro? Eppure tutti questi episodi sono stati riportati sui social e sono pertanto di dominio pubblico. Ci sono volontarie che frequentano il canile spesso e non hanno avuto mai modo di fare la sua conoscenza. Anziché chiudere la sgambata e allontanare le persone dal canile, non sarebbe forse il caso che la direttrice diriga e che per dirigere presenzi? L'Enpa e il Comune sono a conoscenza che è assente? La signora Palmucci ci ha definite: "volontarie incompetenti" e per tale motivo ha reputato necessario chiudere la sgambata e metterci la scorta durante l'orario della sgambata. Esatto. Abbiamo le guardie ecozoofile che controllano che non si diano i biscotti ai cani. Ma eravamo incompetenti e galline starnazzanti anche quando quest'inverno abbiamo fatto i turni a lavare le coperte perché la lavatrice era rotta? E quando abbiamo portato Ondina (un ospite del canile) a fare il bagno con detergente apposta perché aveva una dermatite a casa nostra e a nostre spese perché non c'era acqua calda al canile? Allora in quell'occasione potevamo uscire dai cancelli senza scorta? E quando pagavamo le cliniche (con regolare fattura)? E tutti i soldi dei nostri eventi che abbiamo donato e dato direttamente nelle mani della direttrice (senza fattura)? All'epoca eravamo volontarie competenti e poco starnazzanti?".
"Il tutto è stato accompagnato dall’oscuramento durato alcuni mesi del sito del canile. Un valido strumento per portare i cani nelle case dei cittadini. Sarà mica perchè la gestione del sito da anni è affidata a Rosella Bartoli che ha sempre pubblicato apertamente qualsiasi tipo di disservizio e qualsiasi scorrettezza e questo ha sempre dato molto fastidio? Sarà mica che un'estranea all'amministrazione comunale e all'Enpa stesso faceva notare alla responsabile dell' Enpa che spesso i dati dei cani in entrata e i dati dei cani in uscita avevano molte cose che non tornavano? Quanto passerà perchè la gestione del sito sia affidata all'amministrazione comunale o all'Enpa stessa?".
"Noi volontari del canile di Lucca chiediamo che ci vengano date spiegazioni e motivazioni valide sulle grottesche vicissitudini che da circa 2 mesi si stanno susseguendo all’interno del canile.Ci chiediamo perché? A chi siamo di disturbo e a cosa? Noi volontari abbiamo sempre avuto a cuore il benessere dei cani del canile e per anni ci siamo prodigati solo per incrementare le adozioni. Che interesse c’è nel non far adottare i cani e cosa sta succedendo dietro quelle sbarre? Perché ci state tenendo lontani con delle banali scuse?".