REDAZIONE LUCCA

Bando, il caso ora approda in Regione e in Parlamento

Il Comune di Altopascio ha pubblicato un post su Facebook con una frase discriminatoria che lede la libertà di opinione. L'opposizione ha reagito e l'accaduto verrà portato in Consiglio regionale ed in Parlamento. Una discriminazione inaccettabile e una violazione dei principi costituzionali.

La vicenda del post pubblicato sul profilo Facebook del Comune di Altopascio che pubblicizza il bando per la manifestazione di interesse per le sponsorizzazioni eventuali a supporto delle prossime iniziative natalizie, approderà in consiglio regionale e in Parlamento. Se ne faranno carico l’onorevole di FdI Alessandro Amorese e il vice capogruppo FdI in consiglio regionale Vittorio Fantozzi. Ma cosa era accaduto? Sul post social, solo su quello e quindi non sul bando, era stata ventilata l’esclusione per coloro che hanno "pregiudizi nei confronti dell’amministrazione". L’opposizione è intervenuta e adesso si va oltre il confine altopascese.

"Per partecipare al bando del Comune di Altopascio che permette di diventare sponsor delle feste natalizie allestite sul territorio, l’amministrazione comunale ha inserito (solo sul post su Facebook, ndr) una frase discriminatoria che lede la libertà di opinione - scrivono in una nota Amorese e Fantozzi - : possono parteciparvi tutti coloro che non hanno pregiudizi nei confronti dell’amministrazione comunale. Questo è quanto si legge in un post che dà notizia dell’apertura del bando e che è stato pubblicato sulla pagina ufficiale del Comune, utilizzata usualmente per tutte le comunicazioni istituzionali. Ma cosa significa non avere pregiudizi? Non aver espresso pubblicamente dissenso nei confronti dell’operato dell’amministrazione guidata dal Pd? Quindi, chi ha applaudito per ciò che ha fatto il sindaco D’Ambrosio potrà partecipare al bando, mentre chi l’ha criticata non potrà farlo? Fortunatamente vediamo che nel bando non viene richiesto questo dittatoriale requisito, ciò non toglie che le parole utilizzate nel post siano inaccettabili".

"Ringraziamo il capogruppo di FdI Valerio Biagini, per averci segnalato quanto successo - concludono - . Porteremo la questione in Consiglio regionale ed in Parlamento presentando delle interrogazioni. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a una tale discriminazione e violazione dei nostri principi costituzionali soprattutto se commesse da un’istituzione come un Comune".