REDAZIONE LUCCA

Anna Graziani resta candidata, ma al Senato

Il suo posto nelle liste del Pd all’uninominale della Camera sarà occupato da un nominativo lucchese, probabilmente una donna

Non c’è soltanto il maltempo atmosferico, quello che fa crollare alberi e distrugge stabilimenti balneari, ma questa torrida estate sarà ricordata anche per le burrasche politiche. Dopo le liste del Pd uscite martedì scorso, approvate dopo lunghe ore di discussione dalla direzione nazionale del Partito democratico riunitasi nella notte di Ferragosto, la ‘temperatura’ era salita ancora di più un po’ su tutto il territorio nazionale e anche nella litigiosa Toscana. Diciamo che il malumore ha raggiunto il suo apice, sia per gli esclusi e le escluse illustri, sia per i territori poco o per niente rappresentati, sia per le collocazioni in liste ‘improprie’, cioè non corrispodenti al territorio di residenza o di azione politica dei candidati.

Dunque i telefoni dei segretari provinciali, territoriali e di conseguenza regionali non hanno avuto tregua, perché venissero apportate delle modifiche prima della data definitiva per depositarle che dovrebbe essere lunedì 21. E questo riguarda anche la Versilia, perché Anna Graziani, assessora al sociale del Comune di Camaiore, era l’unica prescelta della rosa inviata dal PD Versilia, ma era stata inserita in una collegio uninominale di Lucca dove non è compreso nessun comune versiliese.

Ecco che la scontentezza soprattutto del nostro capoluogo di provincia che aveva visto un nome femminile versiliese al posto di uno lucchese nel collegio uninominale della Camera deve essere stata la causa (forse?) per cui sono state ridate le carte dalla segretaria regionale, nonché aspirante parlamentare, Simona Bonafè. Sì perché la candidatura di Anna Graziani è stata mantenuta ma con uno spostamento al collegio uninominale del Senato che comprende qualche comune della Versilia Nord, ma in gran parte raccoglie elettori dalla provincia di Lucca, Pistoia, Prato e tutta Massa Carrara, il cosidetto U03. Viareggio, Massarosa e Camaiore sono esclusi perché voteranno nell’U02, con le province di Pisa e Livorno.

Al collegio uninominale alla Camera di Lucca rimarrebbe il posto libero per un nominativo lucchese, immaginiamo una donna, per la parità di genere da rispettare. L’assessora camaiorese ha accettato la sfida ancora più ardua di quella prospettata. "Ci vorrà ancora più impegno e determinazione", ha scritto su Facebook la diretta interessata. La parola fine non è stata ancora scritta, perché i giochi delle candidature del PD e alleati, termineranno veramente all’ultimo tuffo e nel PD gli stravolgimenti di liste e nominativi sono un’antica usanza che neppure il professor Letta, con i suoi tentativi di imporre regole ‘nuove’ è riuscito a interrompere.

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