
Adesca vittime sul web e si fa inviare denaro
Oggi l’amore passa anche per il digitale, ma non sempre è reale. Le cosiddette truffe sentimentali e i ricatti sessuali, soprattutto con i social, mietono notoriamente sempre più vittime. È il caso di un 30enne di Lucca, che ha fatto emergere con un sistema a matrioska, tante altre storie. A far scattare la scintilla è stato un messaggio su Instagram, di quelli sospetti e comuni. Viene contattato da una ragazza che dice di essere francese, arrivata da poco a Lucca. Dopo qualche messaggio la conversazione si fa più piccante e lei gli chiede di spostarsi su Hangouts, dove potersi “vedere“. Qui iniziano a spogliarsi in videochiamata e il ragazzo si abbandona al piacere. Inizia l’estorsione. Lei gli dice che ha filmato tutto, glielo dimostra e gli chiede 3mila euro per non divulgarlo. Il giovane le invia 300 euro, ma non bastano. Di fronte ad altre richieste di denaro il truffato si rivolge alla polizia postale.
Dalle indagini viene fuori altro. La carta prepagata sulla quale è stato fatto il versamento risulta intestata a un uomo, sulla cinquantina. E fin qui, niente di nuovo. Ma durante il processo si scopre che il 50enne - imputato in quanto titolare della carta - è a sua volta vittima della truffatrice (ammesso che sia veramente una donna). E insieme a lui ci sono cascati tanti altri, chiamati a testimoniare in aula: tutti uomini, tra i 30 e i 50 anni che, convinti di avere una relazione a distanza con questa donna (solitamente si fa chiamare Alicia, Silvia o Veronica, dice di essere della Costa D’Avorio e di aver bisogno di soldi per sbloccare una fantomatica eredità che, una volta avuta, le permetterebbe di coronare il suo sogno d’amore insieme al malcapitato di turno), le mandano carte prepagate e soldi. Storie che vanno avanti anche per anni, rigorosamente in modo virtuale. Uno di loro, che tra l’altro ha scoperto in udienza che la sua “love story“ è in realtà una truffa, è arrivato a inviarle 45mila euro. La cifra per ora più alta, ma il processo va ancora avanti e chissà cos’altro potrebbe emergere.
Tere.Sca.