L'Osservatorio Amianto porta in tribunale l'Authority Portuale

Una “causa-pilota” che sinora rappresenta un unicum per la città di Livorno. Chiesto il risarcimento per il decesso di un 65enne portuale malato per anni di mesotelioma

L'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto

L'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto

Livorno, 23 settembre 2016 - Una “causa-pilota” che finora rappresenta un unicum per la città di Livorno: ieri mattina, infatti, al tribunale civile è stata dibattuta in prima istanza una causa per risarcimento danni intentata dall’Osservatorio Nazionale Amianto contro l’Autorità Portuale  e la Compagnia Portuale. Come ha sottolineato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona intervenuto ieri pomeriggio al Centro Rodari a Rosignano Solvay in occasione di un’assemblea pubblica incentrata sul tema-amianto.

“Si tratta di un vero e proprio unicum per la città di Livorno e ad occuparsene è il giudice Francesca Sbrana – spiega Bonanni –. L’udienza ha visto svolgersi la prova testimoniale è stata poi rinviata al 19 ottobre e ci tengo ad evidenziare che riguarda un lavoratore portuale deceduto all’età di 65 anni. Si tratta soltanto di uno degli oltre cento casi di decessi per mesotelioma legati al lavoro portuale a Livorno negli ultimi venti anni, tra cui anche diverse mogli di operai che ogni giorni si occupavano del lavaggio dei vestiti da lavoro dei mariti. Cento persone andate incontro ad un destino tragico, molte delle quali, circa settanta, già decedute. Sinora tutte le cause intentate contro la Compagnia Portuale sono state rigettate dal giudice per vari motivi legati alla titolarità del sito lavorativo, ma stavolta mi auguro che l’esito sia diverso. Ho voluto infatti chiamare in causa anche l’Autorità Portuale che è succeduta a tutti i soggettivi attivi in porto e che ad oggi, a nostro giudizio, detiene l’obbligo di tutelare la salute dei propri dipendenti”.

Il presidente dell’Osservatorio Amianto poi conclude evidenziando che “Livorno è la 27esima città in Italia per numero di malati e di morti da amianto. Sei casi ogni 100mila abitanti contro una media nazionale di due. Con un picco di mortalità tre volte superiore alla media nazionale con 152 casi di mesotelioma, il tumore per eccellenza dell’amianto killer, sui 156mila abitanti in quindici anni, dal 1993 al 2008. E nel periodo successivo è andata ancora peggio, come dimostra uno studio della Asl di Cecina condotto dal dottor Claudio Marabotti”.