Ascensore panoramico sotto sequestro. Il sindaco: «Fiducia nella magistratura»

Franchi: «L’indagine chiarirà se c'è qualcosa di irregolare»

Da Castiglioncello, Tramonto al Quercetano (da Rolando Bartoletti)

Da Castiglioncello, Tramonto al Quercetano (da Rolando Bartoletti)

Castiglioncello (Livorno), 18 marzo 2017 - «Piena fiducia nella magistratura. Aspettiamo l’indagine con grande rispetto, sarà la magistratura a dire se ci sono irregolarità». Così il sindaco Alessandro Franchi il giorno dopo il sequestro preventivo del cantiere dello stabilimento Bagni Italia, proprietario Mark Lombardo per i lavori di riqualificazione della struttura di tre livelli collocata al centro del gioiello Baia del Quercetano. Lavori di cui fa parte la realizzazione di un contestato ascensore (il primo di questo tratto di costa intriso di storia e cultura) che intende superare il dislivello di venticinque metri dal cavalcavia allo stesso stabilimento. Sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Livorno ai sensi dell’ articolo 321 del codice di procedura penale. Si tratterebbe, ma usiamo il condizionale, di ipotesi di abuso edilizio. Un iter tormentato per questo cantiere che a inizio 2016 fu oggetto di ricorso al Tar da parte della famiglia Giovannoni, un ricorso che, ricostruisce l’assessore al demanio Margherita Pia, fu nei confronti del proprietario, della Soprintendenza, di un’amministrazione comunale che, per quanto concerne questo secondo sequestro, dice Pia, non è stata informata «anche per quel primo sequestro non siamo stati informati, nei nostri confronti non ci sono provvedimenti». E poi sottolinea l’assessore al demanio «Noi siamo assolutamente trasparenti sugli atti e completamente a disposizione della Magistratura come doverosamente deve essere». 

E’ il secondo sequestro dopo quello di un anno fa, era giugno ed era collegato a un esposto. Dopo circa un mese il dissequestro. Intanto però dal proprietario venne presentata una sanatoria per lavori eseguiti in difformità dal titolo abilitativo in corso d’opera, nell’ambito dell’intervento di riqualificazione complessiva, e il Comune rilasciò, decreto 1304 del 20 luglio 2016, il permesso a costruire in sanatoria. I Bagni Italia ricadono in parte (la maggior parte ci spiega Margherita Pia) su proprietà privata e in parte su demanio marittimo, in un’area, la Baia del Quercetano, di particolare pregio paesaggistico. Una decina di giorni fa l’assessore Pia annunciò il termine dell’istruttoria relativa alla seconda variante con il permesso a costruire in fase di rilascio e lavori di nuovo al via, con tanto di costruzione di ascensore trasparente in quanto superate le prescrizioni impartite dalla Soprintendenza di Pisa nel marzo 2016 che parlavano di ascensore con una rete e ringhiere a livello di sicurezza e non incapsulato in materiale trasparente.