Verde ci regala un’altra prodezza: ora merita l’azzurro

Senza aspettare gli altri, lo Spezia vince e conquista una salvezza strameritata, contro avversità di ogni tipo e nonostante troppi errori. Gli Aquilotti hanno giocato con determinazione feroce, aiutati dal pari della Salernitana che avvicinava la matematica a un solo punto. Partono subito forte gli uomini di Motta, con tre occasioni in dieci minuti, poi entra in partita l’Udinese, che mostra un quarto d’ora di grande sostanza, sfrutta la voragine che si crea con l’infortunio di Reca, non tempestivamente sostituito, e va in vantaggio con un gran gol di Pereira. Entra Ferrer e dai suoi piedi e dalla sua caparbietà partono gli assist che mandano in gol prima Verde (ennesima prodezza degna di una chiamata in azzurro) e poi Gyasi, gli esterni d’oro della squadra, con caratteristiche tra loro antitetiche, decisivi con i loro 14 gol complessivi in questa annata così travagliata ma che rimarrà nella storia: è proprio il caso di dire che due salvezze alla maniera dello Spezia tolgono molti anni di vita. L’armata multinazionale di Cioffi si spegne, rientra troppo moscia e subito Verde si inventa un’altra giocata fantastica (sesto assist stagionale) che Maggiore in due tempi trasforma in gol: giusto premio alla grande annata del più giovane capitano della A. A quel punto la squadra congela la partita senza sbavature, l’Udinese non si riprende più, Manaj potrebbe persino fare poker su rigore ma sbaglia stremato per l’ennesima guerra vinta contro Pablo Marì, il quale fortunatamente segna il 2-3 in pieno recupero. Finalmente si può esultare per un risultato quasi miracoloso. Al domani ci si penserà.

Mirco Giorgi