
Italiano cala il tris. In questa entusiasmante e al tempo stesso probante volata finale il tecnico agrigentino si affiderà moltissimo all’esperienza dei tre leader della squadra: Claudio Terzi, Paolo Bartolomei, Luca Mora. Senza dimenticare Antonio Di Gaudio (che ha vinto tre campionati di B), Antonino Ragusa, Luigi Vitale e Andrej Galabinov, atleti navigati che il dg Angelozzi ha acquisito per apportare la giusta dose di sicurezza e personalità ad una squadra che è la più giovane del campionato.
Il capitano Terzi, alla sua quinta stagione in maglia bianca con ben 187 presenze totalizzate – lo Spezia è la squadra con la quale ha giocato più partite nella sua luminosa carriera – è vicinissimo ad entrare nella top ten dei giocatori ‘storici’ delle Aquile. Il suo quindicesimo posto nella lista dei più longevi con la casacca aquilotta, preceduto da ‘monumenti’ quali Motto, Bonanni, Zennaro, Giulietti, Farina, Seghezza, Costa G., Coti, Fazio, Bumbaca, Fiumi, Santillo II, Caiti, Persia I, lo arruola di diritto ad un ruolo di punto di riferimento per i compagni in termini di esperienza e di capacità tecniche. Il capitano, che vanta tre promozioni in Serie A con Bologna, Napoli e Siena, ha dichiarato: "Voglio portare lo Spezia nella massima serie prima di chiudere la carriera". Paolo Bartolomei, al suo secondo anno nello Spezia, con le sue 72 presenze è il ‘guerriero’, l’aquilotto anima & core che "non molla mai", capace di giocare nove partite consecutive da titolare dopo il lock down sacrificandosi per la causa comune. Un esempio di attaccamento ai colori sociali: l’episodio della botta ricevuta al costato nel corso di Spezia-Cosenza, con il giocatore rimasto ugualmente in campo, è la testimonianza del motto a suo tempo lanciato da Ponzo: "Ogni calciatore che veste questa maglia deve sentirsi da una parte onorato, dall’altra fortemente responsabile per ciò che rappresenta’’. Bartolomei, autore di due gol e dieci assist nell’attuale campionato, ha un chiodo fisso: "Conquistare la Serie A con la maglia bianca, lo meriterebbero tifosi e società".
Idem per il ‘filosofo’ Luca Mora, anch’egli al secondo anno nello Spezia, con all’attivo 74 presenze, due gol e due assist nell’attuale torneo, il cui apporto morale oltreché tecnico alla squadra è un dato di fatto. Emblematico il titolo della sua tesi che rispecchia lo spirito dell’atleta parmense: "Modalità e mondi possibili". Una sintesi di speranze e ambizioni traslabile allo Spezia attuale verso una promozione in Serie A che Mora ha già conquistato con la Spal.
Fabio Bernardini