
Gli Aquilotti si affidano al sostegno dei tifosi e alla determinazione per superare le sfide dei playoff.
L’eccezionale atto di amore dei 9000 del ‘Picco’ venerdì sera, sottolineato da mister D’Angelo, è un punto di forza al quale gli Aquilotti devono aggrapparsi, in questo momento non esaltante, per rialzarsi e guardare avanti con ottimismo: "Insieme riusciremo ad andare in A!". A suonare la carica è il noto tifoso Alessandro Ambrosini: "Vinceremo la finale contro la Cremonese. Lo Spezia non è mai domo, è riuscito a non sfaldarsi, nonostante il 3-0 nel primo tempo e i tanti infortuni. Non sono preoccupato, i giocatori hanno la grinta giusta, tutti sono uniti per conseguire l’obiettivo. Sostenuti da questo pubblico meraviglioso ce la possiamo fare".
Dello stesso avviso Daniele Guglielmotti: "In ottica playoff sono abbastanza fiducioso perché la squadra, pur essendo stanca, ha dimostrato nel secondo tempo con la Cremonese di avere gli attributi. Sono ottimista sul terzo posto perché credo che lo Spezia vincerà contro il Cosenza, a quel punto avrà un vantaggio ai play-off. È chiaro che le assenze stiano pesando, speriamo che l’infortunio di Salvatore Esposito non sia niente di grave. Un applauso grandissimo al pubblico che non ha mai mollato".
Moderatamente ottimista Filippo Stratta: "I playoff sono un terno al lotto, ma la reazione della squadra nella ripresa contro la Cremonese è confortante. Probabilmente lo Spezia ha giocato con il baricentro troppo alto, gli avversari ne hanno approfittato con le ripartenze. È una squadra più fragile in fase difensiva rispetto all’inizio del campionato. Spero che l’infortunio di Esposito non sia nulla di grave, auguriamoci di recuperare Bandinelli e magari Reca negli spareggi promozione".
Qualche appunto lo rivolge Andrea Babbini: "Lo Spezia ha sbagliato l’approccio alla partita, incassare 3 gol da altrettante ripartenze significa non aver interpretato bene la gara sul piano tattico. Gli Aquilotti avevano due risultati su tre, avrebbero dovuto gestire la partita, senza farsi prendere dalla foga di fare gol. Nella ripresa i bianchi sono cresciuti, seppur dopo l’espulsione di Bianchetti, il pareggio ci poteva stare, ma occorre frenare l’emorragia di gol. Forse la squadra è stanca, D’Angelo non ha, purtroppo, molte alternative, l’organico è all’osso. Bisogna vincere con il Cosenza per mantenere il terzo posto, per sperare di recuperare le energie psico-fisiche ai playoff".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su