FABIO BERNARDINI
Cronaca

"Situazione difficile ma non è ancora finita Ora il Milan, poi il tutto per tutto a Lecce"

Albin Ekdal parla da leader dello Spezia: "Proviamo a vincere le ultime quattro partite. Possiamo farcela, dobbiamo crederci"

di Fabio Bernardini

"Non è finita, continuiamo a credere nella salvezza e lotteremo fino alla fine per conquistarla". Il 33enne svedese Albin Ekdal, forte delle sue 316 partite disputate in Serie A (29 con lo Spezia), invita tutti a rialzare la testa: "Proveremo a vincere ogni partita, già a partire da sabato prossimo contro il Milan. Ora sta a noi dimostrare di essere una squadra da Serie A".

Ekdal, nelle ultime 16 partite lo Spezia ha totalizzato solo una vittoria e 6 pareggi, un ruolino di marcia deludente. Cos’è successo rispetto al girone di andata?

"È una domanda difficile, c’è mancato ovviamente qualcosa, con un pizzico in più di cattiveria e voglia di fare gol avremmo potuto avere un’altra classifica. A mio parere non abbiamo giocato benissimo ma neanche male, avremmo potuto avere più punti. È inutile dire che siamo stati sfortunati, la verità è che ciò che abbiamo fatto in campo non è bastato, ci sono tante gare dove abbiamo perso o pareggiato negli ultimi minuti, abbiamo sbagliato un po’ troppo. E la classifica attuale lo testimonia. La squadra tutto l’anno ha lavorato bene, siamo stati uniti come gruppo, non ci sono mai stati problemi nello spogliatoio".

La classifica attuale descrive una situazione critica per lo Spezia, ora non più padrone del proprio destino. Com’è l’umore tra voi? Credete nell’impresa o c’è scoramento dopo il ko di Cremona?

"Dopo ogni sconfitta si è abbattuti, ma il morale della squadra è stabile, anche se la situazione non è bellissima crediamo nella salvezza, abbiamo le qualità di poter vincere contro tante squadre. Ci sono ancora 4 partite nelle quali dovremo dare tutto e credere fino all’ultimo che non è finita. Chi non ci crede o non darà tutto non giocherà. Abbiamo responsabilità verso noi stessi, la società e i tifosi".

Lei è un leader nello Spezia in virtù della sua esperienza, qual è il contributo che sta apportando in squadra in un momento così delicato?

"Ho fatto tanti anni in Serie A, non è una situazione nuova per me, non mi fa paura questa situazione. Siamo tanti giocatori con esperienza, è doveroso aiutare i più giovani a non avere la testa bassa. Ripeto non è finita, occorre dare tutto tutto ciò che abbiamo. Ovviamente è dura, nessuno di noi vorrebbe essere terzultimo ma la realtà è questa e dobbiamo accettarla. Chi ha più problemi nel trovare motivazioni lo dobbiamo aiutare, chi non ci crede non giocherà, chi non dà tutto in allenamento o non è pronto non giocherà".

Due vittorie e due pareggi per tentare l’impresa?

"Non lo so sinceramente. L’unica cosa che interessa è provare a vincere ogni partita. Abbiamo dimostrato che possiamo battere tante squadre, ora testa al Milan e al Lecce".

A proposito di Lecce, lo scontro diretto al Via del Mare segnerà il vostro destino?

"Potrà essere il crocevia, però prima abbiamo il Milan che è una squadra forte. Sono convinto che se faremo una bella partita e avremo tutti la testa giusta potremo battere i rossoneri".

Il presidente Platek vi ha incoraggiato al termine del match contro la Cremonese.

"La sua presenza è sempre importante, ci ha detto un paio di cose rilevanti sul morale e sul gruppo per stimolarci a crederci ancora. Ora è fondamentale stare tutti vicini".

Cosa si sente di dire ai tifosi?

"Ne comprendo l’amarezza, anche noi siamo delusi per ciò che abbiamo fatto, cercheremo di fare di tutto per risolvere questa situazione delicata. Siamo convinti di poter far quattro partite di qualità, ora tocca a noi dimostrare di essere una squadra di Serie A".