Partito il conto alla rovescia per lo spareggio Squalificati Gyasi e Amian. Una rosa ridotta

Mancheranno all’appello anche Bastoni, Maldini, Caldara, Sala, Holm, Moutinho e Beck. Ekdal in forse e resta il mistero Verde

L’ennesima domenica da dimenticare, la diciannovesima sconfitta stagionale, il 50% delle partite disputate, con appena 6 vittorie in tutto il campionato. Dati di solito fatali, solo che c’era una squadra altrettanto malmessa che ha fatto la stessa miseria di 31 punti ed ecco uno spareggio ad alta intensità emozionale e povertà tecnica. A Roma è finita male e proseguita anche peggio, con Gyasi, sostituito nel finale anche per evitare guai, che andava a protestare con l’arbitro, facendosi ammonire a partita finita. Diffidato, il capitano salterà lo spareggio per squalifica al pari di Amian, espulso per doppia ammonizione sul rigore che ha deciso la partita nella ormai consueta e nefasta Zona Cesarini. Possibile che nessuno in panchina abbia visto la situazione e sia andato a portar via Gyasi? Sono quei piccoli dettagli che costano caro, così come è costato caro non avere un terzo portiere all’altezza (Spezia-Atalanta 2-2, ma anche Spezia-Juventus 0-2), così come andrebbe aperto un libro sulla questione infortunati, con tempi di recupero biblici rispetto alle altre, ricadute puntuali e una rosa ormai ai minimi termini in vista dell’appuntamento più importante. Rosa corta al punto di non avere più panchina, con una Roma che nonostante giocasse al piccolo trotto per la maratona di pochi giorni prima con il Siviglia, quando ha fatto partire le rotazioni sembrava volasse rispetto agli spezzini, obbligati a fare entrare Ekdal e Verde solo negli ultimissimi minuti perché entrambi infortunati. Per lo svedese si spera in un risentimento di poco conto, mentre per il più talentuoso giocatore in rosa si può parlare ormai di un’intera annata buttata via per guai fisici che non si è stati in grado di risolvere.

Una proprietà sul pezzo dovrebbe farsi sentire, valutare e silurare troppe figure dimostratesi non all’altezza di una ribalta dove non basta la prestazione in campo, ci vogliono infiniti dettagli curati con pazienza e competenza anche fuori. Come abbiamo detto più volte, il problema parte da una proprietà distante che non ha il polso della situazione. Con un semplice conto della serva, oltre ai due squalificati, mancheranno per lo spareggio Bastoni, Maldini, Caldara, Sala, Holm, Moutinho e Beck. Una rosa di venti elementi, con quattro portieri. Sedici giocatori di movimento per dieci maglie, tra cui appunto Ekdal e Verde non al meglio, il trio Krollis, Cipot e Shomurodov che per motivi opposti (inesperienza dei primi due, totale fallimento nel caso dell’uzbeko) non dà alcun affidamento, Zurkowski ammirevole per l’impegno ma palesemente lontano dai suoi livelli dopo essere stato troppo a lungo ai box (in forma, il polacco avrebbe senz’altro segnato il gol dell’1-2 che avrebbe garantito la salvezza).

Certezze pochissime, tra cui un Ampadu anch’egli malconcio, con Agudelo fuori dai radar e Ferrer mai entratoci. Ora stringiamoci a coorte, ma tenendo presente che la sfortuna, quando arriva, specialmente in A, è un po’ come gli ispettori del RINA, lo fa per certificare tutta una serie di inadeguatezze.

Mirco Giorgi