
I campionati di calcio sono fermi ormai da un anno ma gli allenatori continuano a studiare. Un importante traguardo è stato raggiunto da Saverio Beghè allenatore della categoria Esordienti 2° anno della Tarros Sarzanese. Il mister infatti ha ottenuto la qualifica di tecnico federale dopo i corsi effettuati al centro nazionale di San Giuliano Terme. Il nuovo riconoscimento consentirà a Beghè di portare le linee della Federazione alle società. "Ci occupiamo – spiega – delle scuole calcio dai pulcini fino ai giovanissimi e il nostro compito è quello di andare a assistere gli altri allenatori. Una assistenza per vedere come si muovono e analizzare l’applicazione del metodo tracciato da Maurizio Viscidi".
Il responsabile del settore tecnico giovanile di Coverciano dopo le esperienze in vari club è il coordinatore delle nazionali giovanili. Beghè da quest’anno è allenatore della Tarros Sarzanese scelto per il settore giovanile del club rossonero dal responsabile Mirco Nardi. Ma il lavoro fino a oggi è stato davvero poco.
"Abbiamo iniziato gli allenamenti – prosegue – e poi è subentrato lo stop per cui non abbiamo neppure affrontato il campionato. Ci stiamo adeguando al protocollo che prevede allenamenti senza contatto e senza partitella. Ovvio sia un’altra cosa".
Si può continuare a fare calcio soltanto con la teoria?
"La prima cosa che i ragazzi ci chiedono è di giocare e fare la partitella. Sicuramente si può lavorare sui principi tattici ma non applicare le varie situazioni che poi è il senso del gioco. Purtroppo è così e non si può fare altrimenti. La Tarros Sarzanese è molto attenta al protocollo e seppur con dispiacere per i giovani ci si deve adattare".
Si sta parlando del blocco delle annate, è una soluzione?
"I nostri ragazzi – conclude Beghè – praticamente hanno perso due stagione. Avrebbero dovuto giocare a 9 e invece il prossimo campionato lo disputeranno direttamente a 11. Certamente non si sono ancora immersi in un torneo che già andranno al successivo però la crescita fisica non si è fermata quindi è giusto che vadano avanti. Il blocco delle annate non credo possa essere utile, si adegueranno. Speriamo magari di riuscire a riprendere a giocare qualche torneo magari tra maggio e giugno proprio per abituarli al nuovo corso".