Fabio Bernardini
Sport

Il ’Ferdeghini’ passa ad una nuova società

Non è più di proprietà dello Spezia Calcio, bensì della Ten Sport Entertainment srl che fa comunque parte del Gruppo Volpi

Il centro sportivo ‘Bruno Ferdeghini Intels Training center’ non fa più parte della società Spezia Calcio. Lo scorso 29 maggio il consiglio di amministrazione del club bianco ha, infatti, provveduto ad autorizzare "il procedimento di scissione parziale proporzionale" dell’impianto di via Melara, "mediante la costituzione di una nuova società a responsabilità limitata denominata Ten Sport Entertainment srl, alla quale verrà attribuita la proprietà". Il tutto nell’ambito di una "ristrutturazione e riorganizzazione delle società del Gruppo" che intravede l’obiettivo di "valorizzare le potenzialità della struttura". Prematuro sbilanciarsi sulle prospettive reali che si potrebbero determinare a seguito di questa operazione, certo è che lo Spezia non avrà più a bilancio il ‘Federghini’ voluto fortemente da Gabriele Volpi, nel lontano 2012, con lo scopo di creare e sviluppare il settore giovanile bianco. Allora si parlò di un investimento di oltre dieci milioni di euro da parte del patron aquilotto che rilevò l’impianto dal Comune della Spezia, per poi trasformarlo radicalmente in un moderno centro sportivo, tra i più invidiati nel panorama calcistico nazionale. Nel giro di un anno venne demolita la vecchia struttura e venne creato ex novo l’attuale complesso che può contare sulla sede, la palestra, otto spogliatoi, una sala conferenze, due campi a undici in sintetico, due campi a sette, magazzini, una tribuna da 495 posti, lavanderia e ristorante. Inaugurato il 21 maggio 2013 alla presenza del patron Gabriele Volpi, del presidente del Coni Giovanni Malagò, dell’allora presidente della Lega B Andrea Abodi, il ‘Ferdeghini’ ha assolto in questi anni ad una funzione di primissimo piano sul piano sociale e sportivo, diventando un punto di riferimento per tanti giovani del territorio e non. In quei campi sono cresciuti giocatori del calibro di Nura, Sadiq, Okereke, Corbo, Mulattieri, Maggiore, Vignali, Ceccaroni, Candela, tanto per citare alcuni talenti ‘nati’ in questo eccezionale ambiente sportivo. È chiaro che una struttura di questo tipo abbia costi di gestione molto elevati, dagli ottocento al milione di euro all’anno e come tale un’operazione di questo tipo potrebbe inquadrarsi in un’ottica di sostenibilità economica.

In sintesi il centro sportivo, con il passaggio ad una società a responsabilità limitata (la Ten Sport Entertainment srl, che non è quella che gestisce i ristoranti), nata con finalità diverse rispetto a quelle della società aquilotta e comunque rientrante nel perimetro della Social Sport, potrebbe trarre impulso di parziale autosostenibilità. All’orizzonte vi potrebbero essere l’apertura del ‘Ferdeghini’ alla città. Gli affitti dei campi sportivi a società locali potrebbe portare soldi nelle casse sociali e rendere meno gravosa la gestione della struttura. Ciò darebbe respiro all’annoso problema della carenza di campi da calcio nel capoluogo – solo tre a disposizione, il ‘Cimma’, il ‘Pieroni’ e il ‘Tanca’ – e allo stesso tempo alimenterebbe un’opportunità commerciale legittima rendendo fruttifera una ‘fuoriserie’ qual è il ‘Ferdeghini’. In ultimo, essendo che a bilancio della società Spezia non figurerà più il centro sportivo, ciò potrebbe facilitare un’eventuale trattativa di cessione del club qualora in un futuro i vertici societari optassero per questa soluzione. Le cifre di vendita sarebbero più contenute perché esenti dal patrimonio del centro sportivo.