REDAZIONE LA SPEZIA

Gyasi, centocinquanta volte in maglia bianca Il momento magico del capitano “Big Papa“

Gli applausi scroscianti che, sabato scorso, i cinquemila del ‘Picco’ hanno tributato a Emmanuel Gyasi per le sue 150 presenze in maglia bianca, hanno ulteriormente confermato l’affetto smisurato che gli spezzini hanno per il giocatore italo-ghanese: "Uno di noi". Un traguardo celebrato da Big Papa con parole emblematiche: "Felice di festeggiare le 150 presenze con questa gloriosa maglia". Approdato allo Spezia nel 2018 grazie a Guido Angelozzi, Gyasi fu accolto con una certa dose di scetticismo dall’ambiente, quasi dovesse recitare un ruolo da comparsa. Big Papa non si diede, però, per vinto sposando la filosofia del ‘testa bassa e pedalare’. Gli input tecnico-tattici di un ‘maestro’ di calcio qual è Pasquale Marino gli servirono moltissimo alla crescita, al punto che al suo primo campionato di Serie B totalizzò ben 31 presenze con tre gol all’attivo.

La consacrazione l’anno successivo, con mister Italiano che lo arruolò titolare inamovibile, facendo leva sul suo innato spirito di sacrificio e sulla sua crescita tecnico-tattica sempre più evidente. Al termine del campionato che consacrò i bianchi nell’Olimpo del calcio con la straordinaria promozione in Serie B, Gyasi si prese un pezzo di storia bianca totalizzando 33 presenze sublimate da otto gol, uno dei quali decisivo, a Frosinone ai playoff, che ipotecò la Serie A. Nella stagione successiva, in massima serie, Gyasi si prese la scena divenendo un protagonista assoluto di quella squadra che riuscì, con una giornata di anticipo, a conquistare la salvezza: ben 37 le partite disputate, quattro i gol realizzati. Il resto è storia recente con l’ultima straordinaria stagione disputata in Serie A, che ha visto Emmanuel ergersi a leader di una squadra giovanissima, divenendone un punto fermo imprescindibile con 36 presenze e sei gol splendidi, tre dei quali storici: quello segnato a San Siro contro il Milan al 94’ che è valso la vittoria, il tapin vincente contro il Venezia al 95’ e lo straordinario gol a Udine che ha ipotecato la salvezza.

Ora, questo nuovo e splendido traguardo che, il destino ha voluto, sia coinciso con l’investitura della fascia di capitano ereditata da Maggiore. Una fascia, per intendersi, che fu indossata in passato, da Caiti, Zennaro, Motto, Borgo, Spalletti, Vecchio, Sottili, Bordin, Guidetti, Terzi, tanto per citare alcuni celebri ex aquilotti. Un ruolo che l’insostituibile Big Papa, legatosi lo scorso gennaio al club bianco fino al 2025 nonostante le lusinghe del Sassuolo, interpreterà in qualità di spezzino ad honorem - il noto tifoso Massimo Lombardi ne ha invocato la cittadinanza onoraria -, sulla scorta del motto che fu di Paolino Ponzo: "Ogni calciatore che veste questa maglia deve sentirsi da una parte onorato, dall’altro fortemente responsabile per ciò che rappresenta".

Fabio Bernardini