Una rivalità accesissima, per motivi che travalicano le vicende calcistiche; una storia antichissima, eppure Spezia e Genoa incroceranno le spade soltanto per l’ottava volta. I sette precedenti sono largamente favorevoli ai genoani con 5 vittorie, 1 pari e 1 vittoria spezzina. Punti di contatto rari ma mai banali, a partire dal 23 gennaio 1921, per il campionato di Prima Categoria. Fu un pari per 1-1, con reti di Gallotti per lo Spezia e De Vecchi per il Genoa. Il 10 dicembre 1922 in prima Divisione, il Genoa trionfò 0-4 in una partita passata alla storia per le rivolte di piazza che portarono alla squalifica del ’Picco’ per un anno. Il terzo confronto è l’ultimo in massima serie prima di stasera: il 10 maggio 1925. Si giocò alle 11 del mattino per evitare folle di tifosi. Il Genoa vinse 1-0 con rete dell’olimpionico Santamaria e conquistò il passaggio in finale contro il Bologna, lo scudetto più contestato della storia che ancora oggi agita opposte rivendicazioni. Lo Spezia retrocesse e iniziò il suo viaggio lungo 95 anni in categorie diverse dalla massima serie. Per giocare con il Genoa lo Spezia dovette aspettare il 13 gennaio 1935 le due squadre si affrontarono in serie B, prevalse il Genova 1893 (così ribattezzato dal regime) per 2-1. Aquilotti in vantaggio con Sabbatini, ribaltati nel finale dalla doppietta del futuro spezzino Scategni. Da allora un salto al 10 gennaio 1971 col Grifone addirittura in serie C, che in un ’Picco’ stracolmo si impose con un gol di Cini. Poi il salto al 2 aprile 2006, in C1, con la doppietta di Guidetti. L’anno dopo, il 7 aprile 2007, in B, il Genoa si prese la rivincita per 2-1 (reti di Di Vaio e Criscito, e per lo Spezia Do Prado. L’ultimo precedente in assoluto al ’Picco’ è però favorevole agli Aquilotti, che il 17 agosto 2013 in Coppa Italia eliminarono i rossoblù 5-4 ai calci di rigore dopo che nei 120’ la partita era terminata 2-2.
Mirco Giorgi