
Il gol realizzato da Luca Vignali nella finale playoff contro la Cremonese
C’è voglia di bandiere, di senso di appartenenza e orgoglio per i colori bianchi. Passano gli anni, il calcio è lontanissimo parente di quello del secolo scorso, il turnover all’interno delle squadre è la regola e la fidelizzazione l’eccezione, ma i tifosi aquilotti cercano ancora uomini nei quali identificarsi. Premesso che la squadra 2024-25 sarà ricordata non solo per il record di punti in Serie B, ma anche per l’attaccamento eccezionale profuso da tutti i protagonisti, nell’attualità la gente tende a privilegiare ancor di più chi ha sposato anche per l’anno prossimo la causa aquilotta.
Detto che un professionista è legittimo segua i propri interessi di carriera e economici, è altrettanto sacrosanto che i supporter diano un affetto maggiore verso chi, senza batter ciglio, accantonando sul nascere le sirene di mercato, ha espresso da subito la volontà di continuare a lottare per questi colori. In prima fila mister Luca D’Angelo che, al netto delle avances del Modena, ha sempre dato la priorità lo Spezia. Da parte sua non c’è mai stato un tentativo di prendere tempo dopo il ko ai playoff, ma solo la necessità di rifiatare per riprendersi dalla cocente della sconfitta. Per inciso il giorno dopo il match il tecnico aveva concordato con i dirigenti aquilotti un appuntamento per il lunedì successivo per gli approfondimenti del caso. E il 9 giugno, da buon capitano che non lascia la nave nel momento di difficoltà, ha confermato la sua volontà di proseguire il suo cammino con lo Spezia.
D’Angelo non è solo un ottimo allenatore, ma anche un uomo che si è affezionato moltissimo a Spezia e alla sua gente, da qui la sua sofferenza per non aver regalato all’ambiente ciò che avrebbe desiderato. Stesso discorso per il ds Stefano Melissano, ormai da 5 anni in riva al Golfo, in quella che per sua ammissione considera una seconda casa. Nonostante i corteggiamenti di alcuni club importanti, la sua scelta prioritaria è sempre stata indirizzata allo Spezia.
In tema di giocatori, l’indice di gradimento degli spezzini è all’apice per il capitano Petko Hristov. Pur sapendo che il suo straordinario campionato gli avrebbe attirato le attenzioni di club blasonati, subito dopo il ko con la Cremonese ha sgombrato il campo dagli equivoci sposando la causa aquilotta: "Torneremo, più forti, più uniti, testa alta, sempre. Se troviamo la forza di andare avanti è grazie a voi spezzini, ci sarà sempre un’altra opportunità". Immancabili poi gli apprezzamenti privilegiati per gli spezzini Luca Vignali (che ha giocato la finale con un ginocchio rotto) e Francesco Cassata, ’anima & core’ di questo team e, a seguire, per gli stessi Filippo Bandinelli, Ales Mateju, Adam Nagy, Giuseppe Aurelio (che ha voluto essere riscattato dal club bianco). Oltre a Pio, Ferrer e Reca che resteranno sempre nei cuori di tutti per il loro attaccamento allo Spezia.
Fabio Bernardini
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