
Alessandro Grossi, presidente della Bolanese, sta aspettando dal Comitato regionale l’ufficilità della promozione in Prima Ligure. "La notizia è nell’aria da tempo. Prima di ogni commento aspetto l’ufficialità".
Reputa che il passaggio alla Prima sia il giusto premio?
"E’ stata una stagione straordinaria dal punto di vista calcistico nonostante una partenza un pò altalenante. La squadra ha impiegato un pò di tempo per perfezionare il rodaggio col nuovo allenatore e poi, una volta instradati, ha patito l’infortunio grave del nostro capitano Chilosi. Credo però che proprio quell’infortunio abbia segnato il punto di svolta e la maturazione del gruppo. E’ stata una vera e propria accelerazione della crescita sia personale che calcistica, di ogni ragazzo della rosa. Detto questo credo che l’eventuale legittimazione a vincitori del torneo sia sacrosanta. Ci tengo inoltre a sottolineare l’attaccamento, l’affetto ed il caloroso tifo dei nostri sostenitori che mai, ed evidenzio mai, è venuto a mancare in qualsiasi momento. Ogni domenica non scende in campo un semplice gruppo ma un intero paese".
A chi dedicate questo traguardo?
"Personalmente, nelle vesti di presidente, dedico in primis questa imminente promozione ai miei giocatori ed al mister Paolo Trivelloni, e poi ci tengo a fare una particolare menzione al direttore sportivo Christian Macchini che ha saputo dare vita ad una rosa eccezionale, al direttore generale Marco Anastasia che ha voluto fortemente inserirmi nel mondo del calcio dilettantistico. Ai collaboratori e dirigenti che hanno reso possibile questo, ai bolanesi (tifosi e non) che non ci hanno mai fatto sentire soli ed alla nostra amministrazione comunale".
Vi sentite pronti e preparati per la prossima stagione?
"Mi chiede un’opinione sul fatto di sentirsi pronti per il salto di categoria ed in tutta franchezza le dico che siamo consci delle nostre capacità e di conseguenza per nulla spaventati di entrare a far parte del nuovo torneo".
Di conseguenza quale sarà il vostro obiettivo societario?
"Daremo il massimo per consolidare la nostra presenza nella nuova realtà cercando di stimolare i nostri ragazzi affinchè non si plachi la sete di vittorie".
Sulla gestione del protocollo Covid-19 come vedete le prospettive della nuova annata?
"Non le nascondo che nutro molti dubbi sull’effettiva possibilità di attuarlo nelle strutture sportive esistenti per motivi logistici e dimensionali".
Paolo Gaeta