Europee, l’ex senatore vuole candidarsi a 81 anni: “Contatti con i forzisti. Sono fiducioso”

Per Luigi Grillo scaduto il periodo di interdizione dai pubblici uffici. E l’ex senatore è pronto a scendere in campo

L'ex senatore Luigi Grillo

L'ex senatore Luigi Grillo

Monterosso (La Spezia), 12 febbraio 2024 – Dall’alto della collina dietro Monterosso, dove ormai da anni trascorre le sue giornate, spesso gli capita di puntare gli occhi sulla linea dell’orizzonte, così come era solito fare quando era in politica.

I primi passi nel consiglio comunale spezzino, poi la Regione dal 1980 al 1987 e infine sette legislature consecutive in Parlamento: Luigi Grillo della politica conosce i meccanismi sottili come pochi altri e appartiene al ristretto numero di spezzini che è stato davvero protagonista nelle stanze del potere.

Tra Camera e Senato ha passato ininterrottamente 27 anni nelle aule parlamentari, prima di concludere la carriera nella polvere, travolto da un’inchiesta della Procura di Milano sulla gestione degli appalti per l’Expo del 2015: tre mesi di carcere e un patteggiamento a due anni e otto mesi ai domiciliari.

Una condanna che l’anziano ex senatore ha sempre considerato ingiusta e che non ha mai accettato. Una fine ingloriosa che potrebbe essere riscattata dalle prossime elezioni europee, appuntamento nel quale Grillo è deciso a tornare nell’agone.

"Sono pronto a candidarmi – dice il senatore –, il periodo di interdizione dai pubblici uffici è scaduto. Ho avuto una lunga interlocuzione con i vertici regionali di Forza Italia, sono fiducioso che il mio nome venga inserito nelle candidature".

C’è tutto l’orgoglio, in queste parole, della ricerca di una rivincita personale ma forse anche qualcosa di più: la nostalgia per una politica scomparsa, fatta da partiti solidi e strutturati, e non guidata dalla fugacità dei tweet e delle foto pubblicate su Instagram.

"Ai miei tempi si seguiva un corsus honorem, si leggeva, si studiava, ci si confrontava quotidianamente con i cittadini attraverso riunioni e incontri. Un parlamentare era un punto di riferimento per una provincia perché conosceva il territorio. Ora è tutto diverso e credo che i cambiamenti non siano stati miglioramenti".

Dal punto di vista programmatico l’ex senatore punterà sulla necessità di creare un’Unione Europea forte, che "sia comunità non solo dal punto di vista economico ma anche da quello politico".

E da come parla sembra già pronto per iniziare a battere ogni angolo del collegio Nord-Ovest. A 81 anni quella di giugno sarà probabilmente la sua ultima corsa. Difficilmente riuscirà a conquistare un seggio a Bruxelles ma metterà nella campagna elettorale tutta l’energia di cui ancora dispone. Lo farà per il suo partito – rimasto orfano di Silvio Berlusconi con il quale ha avuto uno speciale legame di amicizia – ma sopratutto per se stesso, per dare un finale diverso a una carriera politica che per incarichi ricoperti in città ha pochi eguali.