Una nave con 69 migranti in arrivo nel porto di Spezia

La Geo Barents protagonista ieri di un salvataggio al largo delle coste libiche. A bordo anche 25 minori e 9 donne. Lo sbarco è atteso nei prossimi 5 giorni

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"La storia si ripete e nessuno ha imparato la lezione. Dopo il salvataggio di oggi, le autorità italiane ci hanno assegnato La Spezia come luogo di sbarco. E questa città dista circa 100 ore di navigazione dalla nostra posizione attuale". Poche righe. Per affidare a un post su Twitter l rammarico e la delusione di chi sa che la meta è lontana, forse troppo lontana per gente che ha bisogno di soccorso immediato. Sicuramente più lontana di quanto si sarebbe sperato e di quanto soluzioni logistiche alternative avrebbero suggerito. Lo sfogo è comparso nella tarda serata di ieri sulla pagina social di Medici Senza Frontiere e in men che non si dica la notizia del prossimo sbarco ha raggiunto anche Spezia. La nave in questione, il cui sbarco è atteso in porto nell’arco dei prossimi cinque giorni è la Geo Barents, protagonista ieri pomeriggio del salvataggio di 69 persone – fra cui 25 minori e 9 donne – recuperate da un gommone in acque internazionali, vicino alla Libia. "Perché non andare in porti più adatti e vicini?" si chiedono dall’organizzazione umanitaria. Un tema già portato all’attenzione dell’opinione pubblica in occasione degli sbarchi registrati, in tempi recenti, tra Ravenna, Ancona e Livorno. Che nell’ambito del piano di riorganizzazione delle rotte da assegnare alle ong elaborato dal Viminale fosse emersa anche l’opzione dello scalo spezzino era cosa nota. Confermata anche dalla Prefettura. Si tratterà ora di capire quale sarà la banchina individuata e come saranno gestite le operazioni a terra. La Geo Barents è un’ex nave da ricerca sismica norvegese riadattata per le operazioni di soccorso in mare e utilizzata da Medici senza frontiere dal maggio 2021.

Roberta Della Maggesa