Un banco di prova in vista delle regionali 2025

Sarà l’ennesima occasione persa, oppure il punto di partenza per una ‘resurrezione’ politica? Le prossime elezioni amministrative saranno un banco di prova soprattutto per il centrosinistra. Nello Spezzino, le batoste elettorali nei Comuni più importanti non si contano più. Dal 2015, anno in cui il centrodestra si prese la Regione, il centrosinistra spezzino ha mancato clamorosamente tutti gli appuntamenti elettorali di rilievo. Le elezioni del secondo Comune della provincia, dove si annuncia lo scontro Ponzanelli-Guccinelli, nonché quello oggi guidato proprio dal capo di gabinetto del presidente della Regione (che punta al tris), costituiscono occasione ghiotta per rilanciarsi, ma possono essere anche l’ennesimo passo falso di un centrosinistra che da anni fatica a ritrovarsi unito alle urne. Compatto pare essere invece il centrodestra, che si presenterà ai due appuntamenti elettorali principali con la medesima coalizione con cui vince da anni, nonostante i rapporti di forza mutino con una certa disinvoltura. E proprio le urne di Sarzana e di Porto Venere potrebbero rappresentare per la coalizione di centrodestra anche un banco di prova interno: le elezioni regionali 2025 non sono poi così lontane, e dalle amministrative di questo e del prossimo anno potrebbero nascere scenari con cui fare i conti anche nell’ottica delle regionali, per le quali Giovanni Toti non più tardi di un mese fa ha aperto all’ipotesi di una candidatura per il terzo mandato. E che gli equilibri interni siano abbastanza sollecitati lo si evince soprattutto nel Ponente ligure. Basta guardare cosa sta accadendo a Imperia, dove le ipotesi sulle candidature stanno creando attriti tra Toti e alleati: l’endorsement del presidente nei confronti del sindaco uscente Claudio Scajola non è stato apprezzato da Fratelli d’Italia.

Matteo Marcello