REDAZIONE LA SPEZIA

Tutta Lerici tifa per Locori "Pronto al Tor des Géants"

L’atleta impegnato nella leggendaria prova con 24mila metri di dislivello "E’ l’obiettivo principale della stagione". Oltre 1000 iscritti da tutto il mondo

Nicolas Locori non si ferma: dopo l’exploit nel mese di agosto, in cui ha portato a termine per la quarta volta la sua impresa "Oltre il Limite" – per il 2022 in versione ridotta, seppur sempre da record, suddivisa fra 410 km di bicicletta e 15 di nuoto in acque libere – si prepara alla tredicesima edizione (TorX) del leggendario Tor des Géants: 350 km di percorso e 24mila metri di dislivello. Un’altra prova estrema per lui, che riveste una particolare importanza. "Si tratta dell’obiettivo principale del 2022, che ho iniziato a preparare a gennaio e per via della quale ho tolto la parte del trail da "Oltre il Limite". Quest’anno, i miei allenamenti sono improntati sulla corsa, con ore ed ore dedicate affrontando dislivelli importanti ed allungando le distanze, anche su più giorni; inoltre, abbiamo già fatto parti del percorso. Erano con me la mia compagna, Sara Hensel, che durante il trail in programma oggi mi seguirà insieme a Gianluca Cipollini, ed Edoardo Moscatelli, spezzino, che gareggerà anch’esso nel Tor". Questa gara internazionale – spiega l’atleta lericino – attira partecipanti da tutto il mondo e quest’anno sono iscritti alla lista di partenza 1114 iscritti provenienti da una cinquantina di nazioni. Locori ha già affrontato trail in Val d’Aosta, sempre nell’ambito di Oltre il Limite, ma scegliendo altri versanti. Il fascino del Tor è unico e spiega perché.

"Si passa in mezzo ai paesini della regione, dove la gara è sentita tantissimo: ad ogni ora del giorno e della notte c’è chi fa il tifo e sostiene i partecipanti e questo la rende speciale, oltre al percorso". Ma quanto tempo è necessario per tagliare il traguardo di questo percorso, che comprende 24 colli oltre i 2.500 metri e arriva all’altitudine massima degli oltre 3mila del Col du Loson? "Il più veloce è stato Franco Collé, vincitore della scorsa edizione con il record di 65 ore, mentre il limite massimo è 150 ore, dopo le quali si viene squalificati. Diciamo che ognuno fa la sua gara cercando di gestire sonno ed alimentazione, sperando nel meteo; inoltre, è determinante la mancanza di problemi fisici, come il mal di stomaco: in quota è tutto più difficile, soprattutto per chi come noi viene dal livello del mare; inutile dire che un valdostano è avvantaggiato. Per questo, negli allenamenti abbiamo dato attenzione anche al potersi abituare all’altitudine. Ora sono pronto".

Chiara Tenca