"Troppi rincari per gli agriturismi"

La Cia tira le orecchie ai Comuni delle province di Genova e Spezia sull’applicazione della tassa rifiuti

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La Cia Liguria di Levante attacca i Comuni delle province di Genova e La Spezia, per gli aumenti della tassa di rifiuti a carico degli agriturismi. L’associazione di categoria ha scritto ai sindaci di quei territori. "Con la sentenza del 19 febbraio 2019 n. 1162, il Consiglio di Stato ha chiarito che, ai fini del pagamento della Tari, l’attività agrituristica non può essere assimilata a quella alberghiera, a causa della differenza obiettiva per cui l’attività agrituristica rientra nell’attività agricola, mentre quella alberghiera nell’attività commerciale – si legge nella lettera spedita ai primi cittadini – . Le strutture agrituristiche sono infatti soggette a limiti ricettivi e condizioni di esercizio, come il recupero esclusivo di locali già esistenti e non più impegnati per l’attività agricola, caratteristiche non riscontrabili nelle altre categorie di ricezione turistica. Oltre a questo, la natura particolare della struttura agrituristica, la porta ad avere una vocazione all’utilizzo quasi esclusivo del prodotto proprio, o comunque locale, e questo implica una forte riduzione nella produzione dei rifiuti con particolare riferimento a confezioni e imballaggi, dal ridotto conferimento del rifiuto umido o suo riutilizzo". Cia - Agricoltori Italiani, anche attraverso la sua associazione delle strutture agrituristiche, Turismo Verde, ha svolto in questi anni una forte azione di sensibilizzazione e promozione a favore della distintività dell’agriturismo quale espressione tipica della multifunzionalità dell’impresa agricola, circostanza avvalorata dalla citata Sentenza del Consiglio di Stato. "Si tratta di una Sentenza che pone fine ad una lunga querelle che ha visto le imprese agrituristiche dover sopportare il pagamento di un tributo in misura non equa rispetto alla sua specifica condizione che diverge sostanzialmente da quella della ricettività tradizionale – spiega Federica Crotti, presidente di Cia Liguria di Levante –. Infatti solo pochi Comuni hanno ritenuto di dover prevedere una specifica tariffa comunale nell’apposito regolamento comunale, che classificasse adeguatamente le strutture agrituristiche. A seguito del pronunciament, ci attendiamo una revisione sostanziale dei regolamenti comunali in materia Tari, finalizzati a uniformarsi alla sentenza e a prevedere, quindi, una specifica tariffa riservata all’attività agrituristica".