Sport alla Spezia, sì allenamenti, no amichevoli. Slitta la ripresa della 2 Categoria

Fermati tutti i tornei amatoriali del sabato pomeriggio e anche il calcetto tra amici, che rientra nell’elenco degli sport da contatto

Genitori nei pressi di un campo di gioco

Genitori nei pressi di un campo di gioco

La Spezia, 20 ottobre 2020 - C’è voluta una notte intera per mettere in fila le parole del nuovo decreto, pesandole attentamente, e poi arrivare alla conclusione che... c’è calcio e calcio. Non esiste soltanto la massima serie con le sue ’bolle’ di sicurezza, i tamponi effettuati a ripetizione e i ritiri precauzionali per salvaguardare i giocatori, ma anche quello che scende più in basso e coinvolge un mondo di appassionati che sono semplicemente volontari del pallone, alcuni dei quali ancora di più dilettanti. Per il momento il via libera è garantito fino alla Prima categoria, paletto finale oltre il quale non si può piu’ giocare.

Dunque anche in base al nuovo Dpcm, salvo ulteriori ripensamenti che dipenderanno anche dalla volontà delle singole Regioni, basata a sua volta sull’evoluzione dei dati sanitari, si potrà disputare le partite ufficiali tra i dilettanti nei campionati regionali mentre lo stop riguarderà la Federazione provinciale.

Quindi i calciatori che militano in seconda e terza categoria (anche se alla Spezia non esiste più da anni) potranno soltanto allenarsi ma non giocare partite, neppure quelle amichevoli. Il nuovo provvedimento è valido fino al 13 novembre e se ne frattempo non subentrassero ulteriori complicazioni per il campionato di seconda categoria spezzino cambierebbe poco visto che l’inizio della stagione è fissato per il 1° novembre. Nell’attesa però le partecipanti potranno soltanto prepararsi in famiglia, allenarsi ma non disputare sfide. Sono stati fermati invece tutti i tornei amatoriali del sabato pomeriggio, i campionati serali infrasettimanali su base federale provinciale così come il semplice calcetto tra amici rientrando negli sport di contatto ludico-amatoriali espressamente vietati dal Dpcm.

Le squadre spezzine di categoria, dall’Eccellenza alla Prima, attualmente in attività continueranno regolarmente la corsa, fermo restando il problema delle eventuali positività riscontrate nel gruppo, che hanno già fatto scattare immediatamente la quarantena della squadra. Ci sono società come il Don Bosco Spezia che su tre gare ufficiali non ne ha disputata nessuna e la maggior parte deve ancora recuperare anche la Coppa Italia e dovrà farlo stabilendo turni infrasettimanali, magari in notturna, aggiugendo così ulteriore disagio a questa stagione molto complicata.

Anche nel pianeta giovanile ci saranno ragazzi in campo ad inseguire un pallone e coetanei costretti a casa perché la scelta dipende esclusivamente dalla Lega di competenza. Le competizioni regionali gestite dalla Figc sono salve, non altrettanto quelle legate ai comitati provinciali. Tutti potranno comunque allenarsi seguendo una formula a dir poco originale: in forma individuale e con distanziamento.

Per una squadra di calcio una soluzione non semplicissima da adottare ma sempre meglio di niente di fronte al rischio concreto di un blocco totale dell’attività. Naturalmente sarà posta la massima attenzione al rispetto del protoccolo sanitario, che comprende la misurazione della temperatura prima di ogni allenamento, l’autocertificazione sanitaria rilasciata dai giocatori e dirigenti al seguito che un dirigente responsabile dovrà conservare, la costante sanificazione degli ambienti e l’utilizzo degli spogliatoi in maniera ‘intelligente’, senza i consuenti assembramenti ma con una rotazione veloce per cambiarsi se non addirittura il consiglio di farsi la doccia a casa.